Il rischio infiltrazioni dei terroristi dell'Isis esiste, ma l'Europa deve accogliere i migranti. Il Papa va avanti sulla sua strada. La linea resta quella dell'ospitalità e dell'accoglienza, anche se Francesco mette in guardia dal pericolo di terroristi che si possono mimetizzare tra i profughi. «È vero che le condizioni di sicurezza del territorio oggi non sono le stesse di altre epoche - ha sottolineato Bergoglio in una intervista all'emittente cattolica portoghese Radio Renascença - è vero che abbiamo una guerriglia terrorista estremamente crudele a 400 chilometri dalla Sicilia e dunque il pericolo di infiltrazioni c'è. Nessuno ci assicura che Roma sia immune, però si possono trovare precauzioni e la gente che viene può essere mandata a lavorare».
L'accoglienza dei profughi, per il Papa, viene prima di tutto, anche dei pericoli legati al fondamentalismo. «Viene un rifugiato con le misure di sicurezza di ogni tipo e bisogna riceverlo perché è un comandamento della Bibbia. Mosè lo dice al suo popolo: ricevi il forestiero perché anche voi foste forestieri in Egitto».
Sul tema dell'accoglienza, il Pontefice ha confermato che sono state identificate le due famiglie di profughi che saranno ospitate in Vaticano, «quanto il Signore desidera», nella Basilica di San Pietro e nella Parrocchia di Sant'Anna.
L'afflusso di immigrati in Europa, per il Pontefice, è solamente «la punta dell'iceberg». Dietro questa tragedia umanitaria, «c'è un sistema socio-economico sbagliato, ingiusto»; un sistema economico che «ha messo fuori dal centro la persona» per inserirci il «Dio denaro, un idolo di moda».
Nella conversazione con la giornalista portoghese di Radio Renascença , il Papa ha ringraziato i Paesi europei che hanno deciso di accogliere i migranti. «A volte l'interpretazione ideologica è più facile che fare le cose nella realtà», ha chiarito il Papa ricordando il caso dei Rohingya, popolazione musulmana che viene cacciata da un paese all'altro nell'oceano indiano. «Non li accolgono, manca la capacità di accoglienza dell'umanità». Poi, il Papa è tornato a punzecchiare il Vecchio Continente: «Credo che la grande sfida dell'Europa sia tornare ad essere madre d'Europa e non nonna d'Europa». È in atto una crisi demografica terribile. «Ci sono paesi dell'Europa che sono giovani, per esempio l'Albania - ha detto - che mi ha impressionato. E in Bosnia-Erzegovina. Paesi che si sono risollevati dopo una guerra». Diverse le cose in Italia, Portogallo e Spagna. «Penso al livello delle nascita in questi Paesi, credo quasi lo zero per cento. Se non ci sono figli, ci sono spazi vuoti».
La tentazione del Dio denaro è anche dentro la Chiesa. E quando il convento diventa «un hotel, un albergo per guadagnare denaro», allora le cose cambiano. «Un collegio religioso - ha concluso il Papa - è esente dalle imposte perché religioso. Però, se lavora come un hotel, che paghi le imposte come chiunque altro».
In un'altra intervista, alla radio argentina Fm Milenium , Bergoglio si è lasciato andare a
uno sfogo personale. «Mi sono sentito usato da persone che si sono presentate come amiche e che io forse non avevo visto più di una o due volte in vita mia. Non ho mai avuto tanti “amici” come adesso. A me questo fa male».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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