"Dieci sistemi anti-carro per ogni tank russo". La controffensiva Usa

Biden offre armi (e altri 100 milioni) a Kiev. E denuncia: "Bucha, gravi crimini di guerra"

"Dieci sistemi anti-carro per ogni tank russo". La controffensiva Usa

Stati Uniti e alleati continuano la campagna di pressione sulla Russia, questa volta tentando di cacciarla dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra, mentre Joe Biden torna a denunciare «gravi crimini di guerra» in Ucraina e Washington annuncia nuovi aiuti militari a Kiev. Il nuovo test degli occidentali è ancora una volta sul banco del Palazzo di Vetro dell'Onu, dove stamattina Usa e Gran Bretagna chiedono all'Assemblea Generale la rimozione di Mosca dall'organismo delle Nazioni Unite in seguito alla notizie dell'uccisione di decine di civili da parte delle forze del Cremlino a Bucha. Nella bozza di risoluzione - che tra i co-sponsor ha anche l'Italia - si chiede di «sospendere il diritto della Russia di far parte» del Consiglio esprimendo «grave preoccupazione per la crisi umanitaria e dei diritti umani in Ucraina, in particolare le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca»: per approvarla serve la maggioranza dei due terzi dei Paesi votanti (dei 193 membri), e sarebbe la terza volta dall'invasione del 24 febbraio che l'Assemblea Generale adotta un testo promosso dagli occidentali: il primo denunciava Mosca per l'aggressione, mentre il secondo era sulla situazione umanitaria. Entrambi sono passati a larghissima maggioranza - rispettivamente 141 e 140 sì - mostrando l'isolamento russo sul palcoscenico internazionale, ma in questo caso la situazione è più delicata. Alcune fonti diplomatiche fanno sapere che non si aspettano il livello di supporto dei due documenti precedenti, e che in questo caso interessa non tanto raggiungere grandi numeri ma il risultato, ossia vedere la risoluzione approvata.

Nel frattempo il presidente americano ha affermato che il conflitto è tutt'altro che concluso e gli Usa sono pronti a sostenere Kiev a lungo, ma la Russia «ha già fallito nei suoi obiettivi di guerra iniziali». Ribadendo poi che a Bucha «sono stati commessi gravissimi crimini di guerra, persone sono state uccise a sangue freddo». E il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha detto di aver «autorizzato, a seguito di una delega di Biden, 100 milioni di dollari di aiuti alla sicurezza per venire incontro all'urgente bisogno di Kiev di sistemi anti-corazzati». «Tra gli Stati Uniti e altri alleati, per ogni carro armato russo in Ucraina abbiamo fornito, o forniremo presto, dieci sistemi anti-carro. Dieci per ogni singolo tank russo», ha poi aggiunto il titolare di Foggy Bottom in un'intervista con Nbc. Precisando tuttavia di temere che «ciò che scopriremo nei prossimi giorni e settimane in Ucraina sarà più terrificante di quello che abbiamo visto» a Bucha. Il capo dello stato maggiore congiunto Mark Milley, da parte sua, in un'audizione parlamentare ha sottolineato che «ci troviamo a fronteggiare due potenze globali: la Cina e la Russia, ciascuna con significative capacità militari ed entrambe LE volte a cambiare fondamentalmente le regole basate sull'attuale ordine mondiale».

«Stiamo entrando in un mondo che sta diventando più instabile e il potenziale per un significativo conflitto internazionale sta aumentando, non riducendosi», ha aggiunto, ribadendo che l'invasione russa dell'Ucraina è «la più grande minaccia alla pace e alla sicurezza dell'Europa e forse del mondo» nei suoi 42 anni di servizio nell'esercito Usa. Una posizione condivisa nella stessa audizione anche dal capo del Pentagono Lloyd Austin.

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