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Diffusi i messaggi, scoppia il caso Bernardo "Fare politica costa, non sono miliardario"

Il candidato ai partiti: più fondi. E minaccia il ritiro. Salvini: "Non lasciamolo solo"

Diffusi i messaggi, scoppia il caso Bernardo "Fare politica costa, non sono miliardario"

«Se entro lunedì tutti i partiti della coalizione non versano 50mila euro a testa per la campagna elettorale, convoco una conferenza stampa e annuncio che mi ritiro dalla tenzone elettorale. Così non si può andare avanti. Per fare la campagna servono soldi». La voce nel messaggio audio intercettato da Repubblica è di Luca Bernardo, il candidato del centrodestra a Milano. Tra sondaggi poco incoraggianti, le dimissioni del portavoce, le critiche che arrivano anche dal suo fronte e le elezioni che si avvicinano, il clima attorno al primario giustifica un certo nervosismo.

Al punto di minacciare di mollare tutto? Bernardo spiega che non è proprio così: «Ho chiesto agli alleati della mia coalizione un ulteriore sforzo per affrontare le ultime due settimane di campagna elettorale per il primo turno. É un fundraising, è la normalità, se la macchina non ha benzina non può andare avanti. Non sono un miliardario. I soldi li ho messi ma posso arrivare fino a un certo punto. Basta vedere che tipo di campagna elettorale sta facendo Sala per capire quanto sta spendendo lui. Il fatto che in una chat abbia usato dei toni decisi, dipende dal gioco delle parti che normalmente si ha in queste circostanze. La coalizione è unita, è solo dibattito interno. Tutti i partiti fanno la loro campagna elettorale, questa è normale dialettica, ho parlato per smuovere la burocrazia» spiega il candidato sindaco, smontando la polemica. Gli dà ragione Matteo Salvini: «Non può essere lasciato solo. La Lega c'è, diamo tutto il sostegno possibile e immaginabile. Spero che anche tutto il centrodestra ci sia, perchè qualcuno ogni tanto lo vedo un po' distratto. A Milano si può vincere. Io penso che Luca Bernardo dopo aver curato tanti bambini possa curare anche tanti quartieri di Milano che sono abbandonati».

Arriva anche una nota congiunta dei rappresentanti di tutti i partiti di centrodestra che lo sostengono: «Confermiamo il massimo impegno a sostegno della candidatura di Luca Bernardo, c'è la concreta possibilità di ottenere un buonissimo risultato reale ben oltre i dati dei sondaggi. Nelle prossime due settimane metteremo in campo ogni sforzo».

Certo non ha alleggerito la giornata di Bernardo leggere le parole del capolista di Fdi, Vittorio Feltri, che in una intervista al Fatto lo dà già per morto (politicamente): «È un bravissimo medico, ma ho l'impressione che come politico non sia all'altezza. È chiaro che vincerà Sala». Le parole di Feltri scatenano una zuffa tra Lega e Fdi, soprattutto per l'opinione su quota 100: «Salvini continua a rompere le scatole su quota 100, su cui, invece, secondo me aveva ragione la Fornero»: La Meloni smorza: «Tutti conoscono Vittorio Feltri e la sua libertà. È candidato da indipendente nella nostra lista, non sarò io a dirgli cosa deve dire o meno. Detto questo, non condivido alcune delle cose che ha detto». Salvini invece no: «Ha mancato di rispetto a milioni di lavoratori italiani.

Conto che sia stato un appannamento momentaneo».

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