Politica

"Diktat dall'alto". Il M5S perde pezzi prima del voto sul Colle

La senatrice sarda aderisce al gruppo Misto e rivela il caos tra i pentastellati a Palazzo Madama

"Diktat dall'alto". E il M5S perde altri pezzi a una settimana dal voto sul Colle

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"Diktat dall'alto". E il M5S perde altri pezzi a una settimana dal voto sul Colle

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Disordini, fughe in avanti e mancanza di dialogo all’interno del gruppo grillino a Palazzo Madama. Sono i motivi che spingono la senatrice Elvira Evangelista a dimettersi dai 5 Stelle e aderire al gruppo Misto.

Si era chiuso – dichiara all’AdnKronos - ogni rapporto di fiducia, per tanti motivi. In questo momento regna una situazione di caos interno che per me è inaccettabile”. La parlamentare di Nuoro, eletta nel 2018, non utilizza giri di parole per descrivere quanto sta accadendo negli ultimi giorni in Senato, confermando tra l’altro le voci già circolate sui malumori legati alla segreteria Conte, che nelle ultime starebbero prendendo piede a quelle latitudini.

L’ennesimo abbandono tra le file dei gialli, infatti, non è un fulmine a ciel sereno, ma è la conferma di un male interno che a macchia d’olio si starebbe diffondendo tra i corridoi di Palazzo Madama, soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni al Colle, che nei fatti avrebbero solo velocizzato un processo avviato da mesi. “Sul Capo dello Stato – afferma - voterò in scienza e coscienza, non avendo più diktat di partito. Voterò quello che voglio votare. Le mie posizioni politiche sono note”.

La senatrice, tra l’altro non tra le meno attive in aula, infatti, potrebbe essere seguita a breve da altri colleghi. Evangelista, però, non si sbilancia sul futuro. “Per ora – chiarisce ad AdnKronos - entrerò nel gruppo Misto, non iscritta ad alcuna componente, ma avvierò delle interlocuzioni perché la mia prospettiva non è quella di rimanere da sola”.

Secondo alcune indiscrezioni, comunque, già si sarebbe messa in contatto con ambienti vicini al centrosinistra.

La parlamentare, sin da subito, rivela sostiene di non aver intenzione di votare Silvio Berlusconi al Quirinale, facendo trapelare, in modo indiretto, come però tra i grillini, ci sia più di qualcuno, nel silenzio e nell'anonimato, disposto a farlo.

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