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"Dl Zan? I vip non lo hanno manco letto"

Il senatore Simone Pillon spiega a ilGiornale.it il motivo che lo ha spinto a pubblicare un post contro il ddl Zan sfruttando la somiglianza col noto wedding planner

"Dl Zan? I vip non lo hanno manco letto"

"Qualcuno ieri mi ha mandato una fotografia del signor Enzo Miccio col messaggio pro Zan sulla mano e ridendo mi ha chiesto se avessi per caso cambiato idea. Ho pensato che fosse simpatico rispondere affiancando alla sua alcune mie fotografie con un messaggio diametralmente opposto. Tutto qui". Così il senatore Simone Pillon spiega a ilGiornale.it il motivo che lo ha spinto a pubblicare un post contro il ddl Zan sfruttando "quella che effettivamente è una certa somiglianza" col noto wedding planner.

Si aspettava tutte queste reazioni?

"Onestamente credevo che il signor Enzo Miccio fosse più incline all'autoironia e accettasse la battuta per quella che era, magari rispondendo a tono, e invece ho visto che non l'ha presa affatto bene...Però è strano. I comici, i cantanti e gli attori possono fare politica, ma i politici non possono neanche fare una battuta...".

Cosa pensa della campagna pro ddl-Zan che è sta spopolando sui social?

"Non ho visto tutta questa mobilitazione per le famiglie che non arrivano a fine mese, o per le aziende e le attività commerciali che stanno chiudendo. Forse tante energie potevano essere usate meglio. Le persone con orientamento omosessuale sono già tutelate dalla legge, ma qui si vuole vietare il dissenso su temi assai delicati, come l'ideologia gender nelle scuole o l'utero in affitto o l'adozione gay. Forse alcuni vip con la mano alzata non hanno mai letto neppure una riga della legge Zan".

Quali sono i punti critici di quel ddl?

"La definizione di identità di genere parificata al sesso è una follia. Domani un maschio qualsiasi potrà dichiararsi donna e accedere alle quote rosa, o alle gare sportive femminili, o chiedere di esser ricoverato in un reparto femminile dell'ospedale. Inoltre sarà considerata istigazione alla discriminazione la semplice opposizione a genitore 1 e 2, o all'adozione gay o all'utero in affitto. Infine gli attivisti LGBTQ+ e le drag queen, con la scusa della lesbofobia, bifobia, omofobia e transfobia (!) avranno libero accesso nelle scuole fin dalla materna per spiegare ai nostri figli che Biancaneve ha sposato una principessa e che la Bella addormentata era un uomo. Ognuno in casa sua insegni quel che vuole ai suoi figli ma giù le mani dalla scuola, che deve insegnare matematica, italiano, storia e geografia e non le idiozie della propaganda gender".

Crede che alla fine il ddl Zan verrà approvato?

"Faremo il possibile per dare voce alla maggioranza silenziosa dei nostri concittadini, che rispetta tutti ma vuole tenersi la libertà di pensare con la propria testa e non con quella di Zan".

Teme che il ddl Zan, se approvato, possa essere 'il grimaldello' per far passare altre leggi come l'utero in affitto oppure ritiene semplicemente che sia un regalo alle associazioni Lgbt?

"L'omofobia è il primo tassello, per chiudere la bocca a chi si oppone. Poi arrivano gender nelle scuole, matrimionio gay, adozioni gay e utero in affitto. A quel punto sarà logicamente considerato discriminatorio vietare i diritti riproduttivi delle coppie same sex, per cui dichiararsi contrari potrebbe costare da 2 a 6 anni di galera. Alla Camera c'è già pronto un ddl sulla 'gravidanza solidale'...
Alla fine si tratta di un gigantesco esperimento di ingegneria sociale per nebulizzare la famiglia. Ma attenzione: l'alternativa alla famiglia naturale non è la famiglia arcobaleno, ma la solitudine. Basta vedere cosa accade nelle società cosiddette evolute per averne la prova. In Svezia il 50% delle persone vivono sole. Noi siamo ancora in tempo. Tuteliamo la famiglia naturale, investiamo sulla natalità, scommettiamo sulle giovani coppie dando loro sostegno e speranza. E, per favore, lasciamo perdere le ideologie, che già troppi danni hanno fatto nel secolo scorso".

Cosa risponde a chi sostiene che lei, in quanto cattolico, dovrebbe essere a favore di una legge che, in teoria, difende le minoranze?

"Proprio perchè sono cattolico sto col papa Francesco che ha definito l'ideologia gender come 'sbaglio della mente umana, colonizzazione ideologica, espressione di frustrazione che cancella le differenze', e col papa Benedetto che ci continua a mettere in guardia sui pericoli del relativismo e dell'equiparazione della famiglia ad altre forme di relazione che, pur rispettabili, non sono affatto famiglia per ragioni squisitamente naturali. Se tutto è famiglia, nulla più è famiglia. Inoltre da credente so che le persone vanno sempre rispettate in quanto esseri umani, e non in base alle loro specifiche caratteristiche.

Con questa legge si vogliono alcuni più uguali di altri, come diceva Orwell, e credo sia profondamente sbagliato. Perché picchiare un anziano dovrebbe essere meno grave che picchiare una persona transessuale?"

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