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Il dolore di Marta alla prima uscita. "Silvio mi manca. Difficile senza lui"

Fascina allo stadio per il trofeo Berlusconi. Pier Silvio: "Per mio padre il calcio era amore"

Il dolore di Marta alla prima uscita. "Silvio mi manca. Difficile senza lui"

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Uno strappo alla regola che si è imposta negli ultimi due mesi. Quelli che la separano dal suo amato, con quell'addio lacerante nel Duomo di Milano lo scorso 14 giugno. La prima uscita pubblica di Marta Fascina dal giorno dei funerali di Stato dell'ex premier dovrebbe essere una notizia. Ma non lo è. Perché lo strappo alla regola arriva per il primo evento pubblico dedicato proprio alla memoria del suo amato compagno. A pochi chilometri da quella residenza - Villa San Martino ad Arcore - che è stata la cornice della loro intensa storia d'amore, c'è il Brianteo. E proprio lo stadio del Monza calcio fa da vetrina alla prima uscita pubblica della parlamentare azzurra che ha legato il suo destino a quello del fondatore di Forza Italia.

Lungo vestito azzurro e sneakers bianche, Marta Fascina si è seduta accanto alla poltroncina occupata dalla maglia del presidente più amato dalla storia di Milan e Monza. Nella tribuna d'onore del Brianteo la Fascina era l'unica donna. Affiancata nella circostanza dai figli di Berlusconi, Luigi e Pier Silvio, dal loro zio Paolo e dall'ad della squadra brianzola Adriano Galliani.

Solo il 2 agosto scorso aveva interrotto il suo silenzio con un messaggio su Whatsapp. «Per raggiungerti ci vorrebbero le ali perché tu, amore mio - scriveva allora -, sei molto in alto, in un cielo azzurro dove c'è pace e amore, fiori che crescono ovunque. Allungo la mano, vorrei toccare la tua ma non riescono a congiungersi. Mi manchi amore mio, Diooooo se mi manchi!»

E a margine della partita martedì sera quel silenzio è continuato. Nessuna dichiarazione pubblica. Soltanto un amaro sfogo a chi le era accanto. Per un'occasione e un evento difficile da sostenere. «Oggi è difficile - sussurra -, perché è la prima volta senza di lui, mi manca».

A parlare ai tanti tifosi accorsi per il primo trofeo dedicato alla memoria di Silvio Berlusconi ci pensa suo figlio Pier Silvio. È lui che prende il microfono in mano per ringraziare il sostegno e l'affetto mostrato a gran voce dagli oltre 16mila spettatori accorsi al Brianteo per assistere alla partita. «Se il calcio era una passione, il Milan e il Monza per il mio papà erano una questione di cuore e di amore - ricorda il secondogenito dell'ex premier - e per questo voglio dirvi che lui è felice, perché il suo cuore è qui insieme a tutti noi». Quindi «grazie per questa bellissima emozione che date a noi e al mio carissimo papà» aggiunge Pier Silvio, sottolineando che «lo sport per mio padre, oltre a essere una passione, era anche specchio della vita e lui in questo specchio vedeva alcuni dei valori più importanti: l'impegno, la lealtà, il sacrificio, ma più di tutti il rispetto». Un concetto ribadito nella fine del suo discorso. «Permettetemi di fare una cosa gradita a lui che ci sta guardando: abbiate tutti sempre rispetto. A 360 gradi, per le regole, per gli avversari e per tutti - continua -. Questo rispetto assoluto è stato parte della grandezza di mio padre. Se volete fargli un regalo portiamolo avanti tutti insieme». Con una chiosa finale: «Forza Milan, forza Monza, forza presidente e forza papà».

Accanto a lui a centrocampo, testimoni commossi e orgogliosi, la stessa Fascina, lo zio Paolo (presidente onorario del Monza), il fratello Luigi e l'ad della squadra brianzola Galliani. E poi, durante l'incontro, gli osservatori più acuti hanno potuto constatare quanto forte continua a essere il rapporto della parlamentare azzurra con la famiglia del Cavaliere. Quella lunga stretta di mano tra la Fascina e Luigi, quei sorrisi e quel bacio a Pier Silvio, sono segni evidenti di un clima di unità familiare.

E il primo trofeo Silvio Berlusconi si chiude anche con un fattivo gesto di solidarietà. Lo ricorda la coordinatrice azzurra dell'Emilia Romagna, la deputata Rosaria Tassinari.

«Le maglie indossate dai giocatori delle due squadre - spiega - saranno messe all'asta e il ricavato finanzierà il ripristino degli impianti dell'AC Solarolo, che ha 100 tesserati e 80 ragazzi nel settore giovanile».

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