Dossier e accuse di stupro. Intrecci Trocchia-Striano

II giornalista del "Domani", referente delle spiate del finanziere, era finito sotto inchiesta, ma i suoi telefoni non furono controllati

Dossier e accuse di stupro. Intrecci Trocchia-Striano
00:00 00:00

Chissà cosa sarebbe saltato fuori, da quel telefono.

Due inchieste delicate si incrociano a Roma per caso un anno e mezzo fa. Due inchieste su storie assai diverse ma che hanno un comune denominatore: c'è di mezzo un giornalista famoso, Nello Trocchia, inviato del Domani. Che il 2 febbraio 2023 viene denunciato per stupro, insieme a sua moglie Sara Giudice, giornalista di Piazza Pulita, da una giovane collega. Ma negli stessi giorni su Trocchia si addensano altre nuvole: a Perugia la Procura sta indagando su Pasquale Striano, tenente della Guardia di finanza in servizio alla Procura antimafia, che a Trocchia e ai suoi colleghi del Domani passa sottobanco centinaia di informazioni riservate. Se in quel momento nell'indagine per stupro venisse messo sotto controllo il telefono di Trocchia, qualcosa in più sui suoi rapporti con Striano si potrebbe capire. E magari si capirebbe qualcosa anche sui motivi e sui mandanti che spingono il finanziere a colmare di scoop i tre giornalisti del giornale di De Benedetti. Invece l'occasione va persa.

Mettere in fila le date può essere utile. I rapporti accertati tra Trocchia e Striano iniziano un anno prima, il 22 febbraio 2022, quando il tenente inizia a inviare al cronista i documenti sottratti alla banca dati riservata Sidda-Sidna su Elvis Demce, un pregiudicato albanese di stanza a Roma. Le soffiate via wetransfer proseguono fino a settembre, per un totale di dieci documenti. La macchina da scoop lavora a pieno ritrmo, e continuerà a farlo per mesi. In Dna, sembra che nessuno si accorga della enorme falla che si è aperta.

Il 2 febbraio 2023 una giovane giornalista si presenta alla polizia di Roma e denuncia di essere stata sottoposta a abusi sessuali, a bordo di un taxi, al rientro da una festa, da Trocchia e da sua moglie. Le tappe dell'inchiesta della procura di Roma sullo stupro sono singolari. Già il giorno dopo la denuncia, il 3 febbraio, la pm Barbara Trotta decide di non interrogare la vittima «per imprescindibili esigenze investigative», ma il 7 febbraio interroga e intercetta il tassista che ha trasportato i tre giornalisti. Il 13 marzo la Procura rivela a Trocchia e alla Giudice che sono indagati, convocandoli per «accertamenti tecnici irripetibili»: si tratta dell'analisi delle urine della presunta vittima, dove un esame di parte ha trovato tracce di droga dello stupro. In questo modo, scrivono i difensori della giovane, «il valore della riservatezza era stato definitivamente compromesso». La Giudice non perde tempo: lo stesso giorno, 13 marzo, chiama un giornalista di Report presente alla festa e gli chiede di fare «uno sforzo di memoria» per ricordare quanto avvenuto alla fine della festa. Poi Trocchia e la moglie chiedono alla Procura di interrogarlo, e il collega li scagiona.

All'inchiesta di Roma manca un pezzo: uno previsto dalla legge, ovvero l'interrogatorio immediato della vittima (e per questo il ministro Carlo Nordio ha criticato in Parlamento la gestione del fascicolo); l'altro, comune nelle indagini per stupro, è il sequestro e l'analisi dei telefoni degli indagati. Il 27 luglio la pm Trotta, pur dando per assodato che i contatti sessuali a tre c'erano stati e che la presunta vittima era «ubriaca e forse anche sotto effetto di stupefacente e non nella piena coscienza delle sue azioni» chiede l'archiviazione. Trocchia e la Giudice non avevano elementi per pensare che non fosse consenziente.

Il 27 luglio, quando il pm chiede l'archiviazione dello stupro, Trocchia ignora che intanto la sua fonte alla Dna sta finendo nei guai.

I primi articoli sulla scoperta della «talpa» Pasquale Striano escono solo una settimana dopo. E perchè i giornalisti del Domani sappiano di essere indagati a Perugia bisognerà aspettare altri sette mesi. Cosa Trocchia avrà detto e scritto nel frattempo non si saprà mai.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Avatar di MARCOULPIO MARCOULPIO
21 Set 2024 - 15:25
Speriamo che Cantone riesca a fare chiarezza su questa torbida e vergognosa faccenda. Che ne pensa CAfiero De Raho?
Mostra tutti i commenti (8)
Avatar di fritz1996 fritz1996
21 Set 2024 - 10:15
Articolo stile Repubblica, in cui si mettono insieme cose diversissime tanto per creare un polverone. Dal Giornale ci si sspetterebbe altro.
Avatar di sololetterenumeriepochicaratterispeciali sololetterenumeriepochicaratterispeciali
21 Set 2024 - 14:49
@fritz1996 Ahahah cose diversissime?? È piuttosto evidente che il comune denominatore delle due indagini siano i rapporti con Procura/DNA del giornalista Trocchia. Chissà cosa sarebbe venuto alla luce intercettando lui al posto del tassista, o per lo meno sequestrando il suo cellulare. Ritenta Fritz, sarai più fortunato.
Avatar di antoniopochesci antoniopochesci
21 Set 2024 - 10:41
Più lo smuovi il "verminaio" ( copyright del Procuratore Cantone) della banda degli Spioni e più ammorba l'aria ! Non mi interessa l'ipotesi di stupro, anche perché - nel caso - difficilmente dimostrabile, ma è indubbio che questa vicenda, così come viene raccontata e motivata dagli inquirenti, puzza troppo, per cui ha fatto bene il Ministro Nordio, ex magistrato, a chiedere una doverosa ispezione per accertare la correttezza delle procedure, senza ovviamente entrare nel merito. Per cortesia, però, non usiamo più il termine scoop per definire certe torbide operazioni, in cui un giornalista, o presunto tale, si presta ad essere strumento e cassetta delle lettere per conto terzi.
Avatar di ex finiano ex finiano
21 Set 2024 - 12:09
Delle falle che non si capisce se siano state fatte con dolo o con negligenza.
Avatar di Issero Issero
21 Set 2024 - 12:37
Ha detto bene Violante che siamo di fronte a uno scandalo più grave di quello della P2, nonostante i silenzi della sx e dei suoi supporters nei media "democratici".
Avatar di Brutio63 Brutio63
21 Set 2024 - 12:52
Per anni procure e giornali hanno alimentato un circo mediatico giudiziario sinistro fatto di spifferi e pettegolezzi adesso questa inchiesta è stata silenziosa e rapida con una richiesta veloce di archiviazione senza ascoltare la denunciante. Tu chiamale se vuoi coincidenze!
Avatar di Cleofe61 Cleofe61
21 Set 2024 - 13:54
Più indizi concordanti depongono a favore della colpevolezza .. Da parte di un certo orientamento politico si urla tanto per denunciare il rischio "regime' ... A me pare, francamente, che il "regime" lo abbiano istituito loro, stabilendo cosa si può dire e cosa no, quali termini usare e quali no, chi deve essere perseguito e chi tutt' al più è uno che sbaglia ma va perdonato etc etc

Con tutti gli strilli sui diritti delle donne, non una voce a chiedere approfondimenti su questa vicenda, come per me GRAVISSIMO, non una voce sulle atrocità del 7 ottobre contro le donne israeliane e su quelle tenute in ostaggio, e già questo meriterebbe una riflessione su chi, oggi, è da dirsi fascista
Avatar di MARCOULPIO MARCOULPIO
21 Set 2024 - 15:25
Speriamo che Cantone riesca a fare chiarezza su questa torbida e vergognosa faccenda. Che ne pensa CAfiero De Raho?
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi