Sono ufficialmente partiti i lavori del G20. A inaugurarli è stato Mario Draghi, che ha accolto tutti i leader mondiali alla Nuvola di Fuksas all'Eur. Nella foto di gruppo sono entrati anche gli operatori sanitari. Un gesto di omaggio al loro impegno
profuso nella lotta al Covid-19. Il premier italiano ha aperto la prima sessione di lavori del summit ringraziando i presenti: "È splendido vedervi tutti qui, dopo alcuni anni difficili per la comunità globale. La pandemia ci ha tenuti distanti e lo ha fatto con tutti i nostri cittadini".
I big si ritrovano dopo le drammatiche conseguenze prodotte dalla pandemia che, secondo il presidente del Consiglio, ha avuto come risultato anche la battaglia contro il protezionismo, l'unilateralismo e il nazionalismo. Perciò ha indicato nel multilateralismo "la migliore risposta ai problemi che affrontiamo oggi". Che non è da considerarsi un'opzione, ma per certi versi "l'unica soluzione possibile".
La campagna vaccinale
Al centro del suo intervento non poteva mancare la campagna di vaccinazione, che rappresenta lo strumento attraverso cui è stato possibile inaugurare la fase di vera ripartenza in seguito alle varie chiusure imposte dal Coronavirus: "I successi delle campagne vaccinali e le azioni coordinate di governi e banche centrali ha consentito alle nostre economie di ripartire. Insieme stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà. Ora possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo".
Tuttavia Draghi ha fatto notare che sulla distribuzione dei vaccini nel mondo vi sono differenze "moralmente inaccettabili". Pertanto ha invitato i leader mondiali a operarsi in qualsiasi modo per fare in modo che anche i Paesi a basso e medio reddito raggiungano un tasso di vaccinazione del 70% entro la metà del 2022. Un obiettivo perseguibile solo attraverso il rafforzamento delle catene di fornitura e delle capacità di produzione a livello regionale e locale.
Il tavolo sulla ripresa
Il premier sostiene che la riunione del G20 rappresenta l'occasione "di definire un modello di crescita economia che, per tutti, sia sempre più equa e sostenibile". Ricordando di aver supervisionato l'allocazione di 650 miliardi di dollari come nuovi Diritti Speciali di Prelievo e di aver promosso la possibilità di redistribuirli ai Paesi che ne hanno più bisogno, Draghi ha voluto sottolineare che tutto ciò "ci ricorda con forza i risultati che possiamo raggiungere insieme". Uno stimolo per incoraggiare i leader mondiali "ad essere altrettanto ambiziosi in tutte gli ambiti in cui lavoriamo insieme".
La tassa minima globale
Nella bozza delle conclusioni si legge che i leader del G20 sosterranno l'accordo Ocse sulla minimum tax globale per le multinazionali con aliquota al 15% e si impegneranno ad attuarla entro il 2023. A ottobre oltre 130 Paesi hanno sottoscritto un patto per rivedere radicalmente le regole che definiscono dove e quanto pagano le multinazionali relativamente a una o più categorie predefinite di profitti.
In tal modo si dovrebbe riassegnare parte del gettito fiscale delle imprese più grandi e con elevati tassi di redditività (inclusi giganti tech come Google, Amazon, Facebook, Microsoft ed Apple) ai Paesi in cui le vendite sono effettivamente realizzate. Dovrebbe essere così prevista un'imposta minima effettiva globale per le società.
Task force su salute e finanze
Molti Paesi hanno manifestato sostegno all'iniziativa della presidenza italiana "volta ad istituire una task force globale per la salute e le finanze, che favorisca in primo luogo una più stretta collaborazione tra questi due mondi". Tra gli altri, il presidente olandese Rutte ha citato esplicitamente l'importanza di questa iniziativa. Inoltre diversi leader hanno dedicato il loro intervento anche all'approvazione della nuova emissione di Diritti Speciali di Prelievo da parte del FMI e del meccanismo innovativo per la loro riallocazione, oltre al prolungamento della Debt Service Suspension Initiative (DSSI) fino alla fine del 2021.
Sostegno alle Pmi
Draghi ritiene che i governi debbano aiutare le piccole e medie imprese (Pmi) a cogliere i benefici della digitalizzazione. Una tesi fortemente sostenuta nel corso dell'evento sul sostegno alle Pmi e all'imprenditorialità femminile. Il presidente del Consiglio italiano ha marcato l'attenzione sull'importante aiuto che potrebbe arrivare dalle banche centrali e dai servizi tecnologici, considerando che la pandemia ha avuto effetti negativi sulle piccole e medie imprese (tra introiti ridotti e mancanza di liquidità per crescere).
Accordo sul clima in salita
Non è affatto semplice la partita sul clima. Viene fatto trapelare che "i negoziati vanno avanti, c'è un confronto serrato tra le parti e la partita non è chiusa". I nodi restano la data del 2050 per le emissioni nette zero - l'ultima bozza indicherebbe un più generico "metà secolo" - e le azioni per arrivare all'obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi. Comunque fonti di Palazzo Chigi riferiscono che le bozze finora trapelate "sono versioni preliminari": gli sherpa "sono al lavoro" e continueranno a lavorare "per tutta la notte".
Boris Johnson ha raccontato di aver cercato di convincere il presidente cinese Xi Jinping ad accelerare, raggiungendo il picco di emissioni con cinque anni di anticipo. Ma evidentemente il suo tentativo si è rivelato fallimentare. "Ho spinto un po' su questo: il '25 sarebbe meglio del 2030'. Ma non direi che si sia impegnato", ha fatto sapere il primo ministro del Regno Unito.
I bilaterali di Draghi
Ieri Draghi ha ricevuto a Palazzo Chigi il primo ministro indiano, Narendra Modi, per discutere della cooperazione politica ed economica su clima e transizione energetica. Poi ha ricevuto Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, per fare un focus su Covid-19, clima e ripresa economica. Questa mattina ha parlato con Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito.
Nel pomeriggio è prevista una fitta rete di incontri bilaterali per il premier italiano: alle 14 con Recep Tayyip Erdogan (Turchia), alle 14.35 con Justin Trudeau (Canada), alle 15.35 con Felix Tshisekedi (Congo), alle 16.05 con Joko Widodo (Indonesia), alle 16.40 con Lee Hsien Loong (Singapore).
Visita a Roma di mogli e mariti
Mentre si svolge il summit del G20, le mogli e i mariti dei leader e capi di stato si concedono una visita della Capitale, approfittando così delle 48 ore di permanenza. Il programma delle first ladies e first husbands ha previsto la visita guidata del Colosseo questa mattina alla presenza della moglie di Mario Draghi, Maria Serenella Cappello. Presenti tra gli alti Jill Biden (la moglie del presidente degli Stati Uniti), Brigitte Macron (la moglie del presidente francese), Heiko von der Leyen (il marito della presidente della Commissione europea) e Joachim Sauer (il marito della cancelliera tedesca Angela Merkel).
Dopo la visita, un picnic lunch nel seicentesco Casino del Bel Respiro di Villa Pamphilj, poi un tour della Cappella Sistina
a cui seguirà una cena di gala al Quirinale. Domani alle ore 8 dovrebbe esserci la visita della Fontana di Trevi, poi ai Musei capitolini. In conclusione è previsto un rinfresco alla Terrazza Caffarelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.