"L'Italia deve ridurre il debito". Il diktat durante l'Eurogruppo di ieri non è arrivato solo dai Commissari Ue e dai ministri economici dei Paesi membri, ma anche da Mario Draghi.
Come raccontano alcune fornti europee, infatti, il presidente della Banca centrale europea ha preso la parola durante la riunione per strigliare Giovanni Tria e richiamare l'Italia alla responsabilità. In particolare ha insistito sulla necessità di ridurre il debito elevato, dal momento che la disciplina fiscale "va oltre le regole Ue".
Draghi ha parlato lunedì nella riunione a porte chiuse dei ministri delle Finanze della zona euro durante la quale il progetto di bilancio del governo italiano è stato criticato in blocco dagli altri Paesi dell'area euro. Al di là delle regole specifiche sulla 'governance' economica - questo il ragionamento e l'avvertimento di Draghi - uno Stato dell'unione monetaria deve assumersi la responsabilità in quanto compartecipe della responsabilità collettiva che deriva dall'adozione della stessa moneta.
608px;">Prima dell'Eurogruppo, Draghi aveva pubblicamente ammonito Roma per aver fatto salire lo spread e aver indebolito il capitale delle banche italiane, che possiedono circa 375 miliardi di euro di titoli di Stato. Viene così confermato che non solo i 18 ministri finanziari dell'unione monetaria hanno dato man forte alla Commissione europea sul caso Italia, ma che l'esecutivo Ue ha anche il pieno sostegno della Bce.
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