A causa della crisi di Air Italy la Sardegna rischia di rimanere isolata ma la Regione ha già pronte proposte per rilanciare i collegamenti con l'isola, governo permettendo. L'assessore al Lavoro e vicepresidente della giunta, Alessandra Zedda, chiede un maggior impegno.
Qual è la situazione attuale?
«Da quando non ha più una compagnia di riferimento come Alisarda o Meridiana, la Sardegna si trova prigioniera di un sistema di continuità territoriale a causa delle stringenti norme europee e di un sistema di trasporti e traffici nazionali diventato davvero difficile. È una situazione, che rischia di lasciarci sempre più isolati».
Da dove nasce la crisi?
«Guarda caso i vettori che trovano le ragioni di avere margini sono proprio quelli che sono molto finanziati dagli Stati membri, come possono essere quelli del Portogallo e dell'Irlanda con Ryanair».
Cosa c'è in campo?
«Sicuramente una proposta di continuità aerea che la Sardegna ha presentato a Bruxelles, che consente di avere la proroga e quindi di poter mettere in campo il bando, ma non prima di sei mesi. Quindi, per questi sei mesi bisogna prevedere la proroga. Una proroga che è fortemente legata alla condivisione del bando, ovvero dei contenuti di continuità territoriale che la Regione ha riproposto cercando di accontentare la Ue».
Dove sta lo sbaglio?
«Air Italy ha proposto un piano industriale molto ambizioso che, invece, si è fermato; ma la cosa che ci ha lasciati stupiti è che non abbiamo avuto nessuna informazione tempestiva».
Che cosa accadrà?
«Dal 16 aprile la Sardegna potrebbe subire il blocco assoluto dei voli visto che scadrà la continuità territoriale. Alitalia non potrà fare niente e così Air Italy. La Sardegna rimarrà isolata. Ryanair vola ma non fa le tratte tra Cagliari e Milano o Roma. E poi ci saranno disagi di business, di mobilità sanitaria, giuridica e turistica».
Qual è la soluzione possibile?
«Quando esisteva Alisarda quel sistema di trasporto garantiva la Sardegna con una flotta dedicata. Se la garanzia significa avere una partecipazione pubblica noi ci siamo; se vuol dire attivare un sistema di continuità integrato, anche; ma la soluzione migliore sarebbe che ci fosse un vettore importante che fosse principalmente legato al sistema trasporti nazionali e internazionali per la Sardegna, che per noi sarebbe il massimo. Il nostro presidente si sta occupando della questione in prima persona».
Lei che propone?
«Dire subito stop ai licenziamenti. Poi che la Sardegna diventi un hub del Mediterraneo.
Caro governo, rivedi il traffico degli aeroporti e vediamo di offrire a questi nuovi vettori la possibilità di valorizzare la nostra regione quale centro per traffici aerei nazionali e internazionali. Dobbiamo aprirci come sistema Paese con una compagnia che voli in tutto il nord Africa. E sfruttare Meridiana maintenance, un hangar con un know how unico per manutenzione e revisione aeroportuale».
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