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E Giuseppi cerca Bettini come suo sottosegretario

Idea rimpasto per il Conte ter: la delega ai Servizi potrebbe andare a Guerini. Veto 5s sulla Boschi

E Giuseppi cerca Bettini come suo sottosegretario

Si attende il testo del Recovery ma si lavora al Conte ter. La trattativa nella maggioranza giallorossa riparte. Con l'occhio vigile del Colle. Il dialogo si snoda sull'asse Pd-Renzi-Conte. Una rinfrescata alla squadra dei ministri, in caso di riconferma per Conte a Palazzo Chigi, è una certezza. Il premier, per aprire il mercato delle poltrone, pone una condizione: Goffredo Bettini nel ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. È la garanzia (assicurazione) che il capo dell'esecutivo chiede al Pd. Zingaretti per la poltrona di sottosegretario suggerisce la carta Andrea Orlando, numero due dei democratici. Ma il nome del ministro della Giustizia non convince Palazzo Chigi. Orlando potrebbe essere retrocesso alla guida del ministero della Giustizia o dei Trasporti, al posto di Paola De Micheli.

Nel risiko del rimpasto, Bettini indica una strada: «L'ingresso dei leader al governo non sarebbe una garanzia per la legislatura? Un governo più politico è una garanzia per la stabilità dello stesso Conte. A condizione che prevalga un sentimento di lealtà e di solidarietà per una impresa comune. Se c'è questo si può fare tutto», spiega in un'intervista al Corriere della Sera. Tradotto: nel Conte ter potrebbero accomodarsi Renzi e Zingaretti. E c'è chi corteggia Bersani in quota Leu. Il leader del Pd ha già fatto sapere di non essere interessato a un posto nell'esecutivo. Renzi è tentato. Ma per ora mantiene il punto. Non sarebbe a rischio la poltrona di Dario Franceschini, ministro della Cultura. Che punta al ruolo di vicepremier.

Nel M5S sono quattro i ministri in uscita: Alfonso Bonafede (Giustizia), Nunzia Catalfo (Lavoro), Lucia Azzolina (Scuola), Paola Pisano (Innovazione). Ma c'è una questione che sta esplodendo nelle ultime ore: dopo gli Stati Generali è tutto fermo. Non è stata più nominata la segreteria allargata (guida collegiale). Vito Crimi è rimasto capo politico reggente, Chi deciderà gestirà le trattative per il rimpasto? Di Maio o Crimi? Nel Movimento potrebbero esserci sorprese per questioni di riequilibrio interno tra le varie anime. In quota Di Battista rispunterebbe il nome di Barbara Lezzi al posto del ministro Pisano. E potrebbe finalmente fare il proprio ingresso il vicepresidente del Senato Paola Taverna. In orbita Fico scalda i motori Riccardo Ricciardi. Il senatore Giorgio Trizzino potrebbe rappresentare gli eletti nei collegi uninominali messi da parte nel primo e secondo governo Conte. Al posto di Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, circola il nome del dimaiano Emilio Carelli. Tra i giovani, vicini al ministro degli Esteri, spunta il deputato Luigi Iovino, accreditato soprattutto fra i campani. Ma spingono per un posto nel governo anche Luigi Gallo, Angela Ianaro e Michele Gubitosa. Si tratta. Ma la tensione resta alta: «Incomprensibile come si possa evocare una crisi di Governo in questo momento», attacca Crimi.

Il nodo rimpasto ruota attorno a Italia Viva. La delegazione renziana è destina ad aumentare con le new entry Maria Elena Boschi ed Ettore Rosato. La prima punta alla Difesa, Rosato alle Infrastrutture o Giustizia. Ma sul nome di Boschi c'è il veto dei Cinque stelle: «Bisogna essere coerenti. Ha troppi scheletri, no grazie», dice all'Adnkronos il senatore Alberto Airola. Durissima la capogruppo del M5S in Regione Lazione Roberta Lombardi: «Mi viene l'orticaria».

Se Lorenzo Guerini lascia la guida del ministero della Difesa (a favore di Boschi) potrebbe trasferirsi al Viminale o assumere la delega (da sottosegretario) ai Servizi Segreti.

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