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E Londra inizia a curare. Gelo Ue: "Serve cautela"

Il Regno Unito dà il via libera al vaccino anti Covid. Ieri il governo inglese ha annunciato che la Gran Bretagna sarà il primo Paese al mondo ad utilizzare il vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech

E Londra inizia a curare. Gelo Ue: "Serve cautela"

Il Regno Unito dà il via libera al vaccino anti Covid. Ieri il governo inglese ha annunciato che la Gran Bretagna sarà il primo Paese al mondo ad utilizzare il vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech. Le prime vaccinazioni dovrebbero iniziare già la prossima settimana. Un traguardo definito storico dal ministero alla Salute Matt Hancock e che il governo di Boris Johnson si era prefisso da tempo, ben sapendo che il suo raggiungimento ha una precisa valenza politica. Con la Brexit alle porte e una gestione pandemica a dir poco imbarazzante, l'Inghilterra aveva il difficile compito di dimostrare che senza l'Europa si può fare anche meglio.

Dopo aver scelto, pur avendone il diritto trovandosi ancora nel periodo di transizione, di non aderire al programma vaccinale europeo, l'ente regolatore britannico ha approvato per primo il vaccino che attualmente offre il 95% di protezione contro il virus. Il governo ha ordinato nel complesso 40 milioni di dosi, sufficienti per 20 milioni di persone e le prime 800mila sono già in arrivo nei prossimi giorni. A gestire la campagna vaccinale sarà il Servizio Sanitario Nazionale che contatterà direttamente gli interessati. I primi a venir vaccinati saranno gli ospiti delle case di riposo e lo staff, seguito dai soggetti ultraottantenni, dal personale ospedaliero e dai pazienti. E poiché le dosi devono venir conservate a -70 gradi, le prime vaccinazioni avranno luogo proprio negli ospedali - 50 sono in lista d'attesa - che dispongono di celle frigorifere adatte a contenerli. In seguito il vaccino sarà reperibile anche negli ambulatori dei medici di famiglia e nelle farmacie provviste di celle frigorifere. Hancock ha spiegato che la vaccinazione va ripetuta due volte, a 21 giorni di distanza una dall'altra e ha detto di sperare che il Paese possa tornare alla normalità dalla prossima Pasqua e che durante l'estate la popolazione non debba subire nessuna restrizione.

«È fantastico che l'autorità britannica abbia formalmente autorizzato il vaccino contro il Covid19 -ha twittato un entusiasta Boris Johnson -. È la protezione vaccinale che in fin dei conti ci permetterà di avere indietro le nostre vite- ha scritto il Premier - consentendo all'economia di tornare a marciare». Un ottimismo subito smorzato però dall'Europa che ritiene frettolosa la decisione inglese. Bruxelles ieri ha rimarcato la necessità di attendere il giudizio dell'Ema, l'Agenzia Europea per i medicinali, per il quale si dovrà aspettare la fine di dicembre. La direttrice esecutiva dell'Agenzia, Emer Cooke, ha sottolineato che «tutte le valutazioni si baseranno soltanto sulla sicurezza, sulla qualità e sull'efficacia del vaccino». Londra dal canto suo, difende l'operato dell'ente regolatorio britannico. «La valutazione finale è il risultato di mesi di rigorose sperimentazioni cliniche - ha fatto sapere ieri il portavoce del dipartimento per la Salute - e di analisi portate avanti dagli esperti dell'ente. Ci siamo mossi con una velocità che non ha precedenti, avendo ricevuto i dati finali da parte delle compagnie soltanto il 23 novembre scorso, ma non è stata presa nessuna scorciatoia». Non piace tuttavia, in Europa, l'impronta patriottica contenuta nell'annuncio degli Inglesi. «Non è un successo loro, ma europeo e internazionale - ha sottolineato l'ambasciatore tedesco Andreas Michaelis -. Non siamo di fronte ad un evento nazionale visto che un contributo decisivo è arrivato da BioNTech che è un'azienda tedesca». E nella polemica fa nuovamente capolino la Brexit. La vaccinazione anticipata del popolo britannico rispetto agli altri potrebbe infatti trasformarsi nel suo primo, inatteso, successo.

Così la pensa Matteo Salvini: «Ci dicevano che l'uscita dall'Europa avrebbe portato la Gran Bretagna alla rovina, invece loro iniziano la somministrazione del vaccino Pfizer».

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