Politica

E lui detta la linea: «Degrado, tolleranza zero»

Per la Capitale serve il «modello Giuliani»: «Roma oggi è peggio della New York anni '90»

Roma «Modello Giuliani» per la Capitale. Guido Bertolaso, dopo l'uscita sui Rom, «categoria vessata e penalizzata» che tanti problemi gli ha causato in particolare con la Lega, corregge il tiro e spiega in maniera chiara quale sarà il suo programma di governo in casi di elezione come primo cittadino romano.«Se sarò eletto darò battaglia a degrado e sporcizia» dice al Tg5. Bertolaso - che ha lanciato l'hashtag #tolleranzazero contro il degrado - spiega che nel mirino ci sono il «degrado, la mancanza di regole, la microcriminalità che avanza, il traffico, i mezzi pubblici che non passano, le buche, i topi». Insieme al cronista, Bertolaso si è recato in Corso Italia: «Abbiamo i cassonetti della spazzatura strapieni, macchine in seconda fila, bancarelle abusive e l'uscita di sicurezza, unica via di fuga, intasata da un accampamento». L'ex numero uno della Protezione Civile, per non alimentare equivoci, sceglie anche di disertare l'Assemblea pubblica de «La Prossima Roma» organizzata da Francesco Rutelli con alcuni candidati a sindaco di Roma (Roberto Giachetti, Roberto Morassut, Gianfranco Mascia, Stefano Pedica, Alfio Marchini, Stefano Fassina). Una rinuncia particolarmente apprezzata da Fratelli d'Italia. «Ottima la scelta di Guido Bertolaso», commenta Fabio Rampelli. Ma è soprattutto la figura di riferimento scelta da Bertolaso a testimoniare l'approccio di governo che intende assumere. «Rudolph Giuliani e la sua tolleranza zero sono un esempio da seguire anche per la nostra città dice a Tgcom24. «Me ne parlò direttamente rivela Bertolaso - nel periodo in cui era sindaco di New York, io ero numero due dell'Unicef al Palazzo di Vetro. La città allora non era nelle condizioni splendide in cui è oggi e c'erano molti problemi, soprattutto per i bambini, quelli abbandonati, di strada, che non vedevano rispettati i loro diritti.

Parlai con Giuliani e mi spiegò quale sarebbe stata la sua strategia d'azione, l'ho seguito per gli anni in cui sono stato a New York e ho constatato che è un esempio da prendere e cercare di tradurre in pratica a Roma, città che si trova in uno stato anche peggiore di come si trovava New York all'inizio degli anni 90».FdF

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