Da mesi si rincorrono voci su una manovra bis che potrebbe portare a una patrimoniale. Ma in realtà una tassa sui beni c'è già e nel 2018 ci è costata 45,7 miliardi di euro, circa il 2,5% del pil, senza considerare le tasse locali che cambiano da Comune a Comune.
A calcolarlo è stata la Cgia di Mestre che - come racconta il Corriere della Sera - ha messo insieme tutte le imposte su casa, tv, auto e investimenti finanziari. Basta pensare alla tassa sui rifiuti che, spiega l'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, ha di fatto sostituito la vecchia Ici sulla prima casa "con oltre 10 miliardi di gettito dal 2007".
"Capita così di dover constatare come spesso un tributo abolito sia solo un tributo sostituito da altro tributo o prelievo; magari futuro, come le clausole di salvaguardia Iva", spiega quindi Ruffini.
Che giunge a un'altra conclusione: tutte le nuove tasse - e le relative esenzioni - che nel tempo hanno sostituito le vecchie imposte, hanno portato sempre più persone a trovare stratagemmi per evaderle (ad esempio trovando il modo di far figurare più immobili come prima casa). E i Comuni a creare ancora più tasse per cercare i fondi che man mano vengono meno. In un circolo vizioso che sembra non avere fine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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