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Ecco come sfuggire alla stretta del governo sulle detrazioni Irpef

Con lo stop al contante taglio di 500 milioni ai rimborsi. Tenendo gli scontrini ci si salva

Ecco come sfuggire alla stretta del governo sulle detrazioni Irpef

Dal primo gennaio scorso i contribuenti che vogliono beneficiare della detrazione del 19% sull'imponibile Irpef per una serie di spese sostenute, in primis quelle mediche e sanitarie, sono obbligati a utilizzare strumenti di pagamento tracciabili. Occorre prestare molta attenzione perché questa misura, introdotta a scopo anti-evasione, può far perdere sconti fiscali sostanziosi. Tant'è vero che la legge di Bilancio stima in 496 milioni di euro la minor spesa che lo Stato sosterrà per i rimborsi a causa della distrazione dell'italiano medio. È necessario, perciò, un piccolo vademecum.

STRUMENTI TRACCIABILI

In questa categoria rientrano i bonifici bancari e postali, gli assegni bancari e circolari nonché le carte di credito, di debito e prepagate. Se si tiene allo sconto, conviene abbandonare il contante.

SCONTRINI E RICEVUTE

Anche se in alcuni casi le fatture o le ricevute indicano la modalità di saldo, è sempre bene conservare lo scontrino del bancomat, la ricevuta del bonifico e il talloncino dell'assegno. Sarà opportuno allegarli al 730 nel 2021 e, comunque, conservarli per 5 anni in caso di verifiche dell'Agenzia delle Entrate.

IN FARMACIA

La disposizione della manovra non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l'acquisto di medicinali e di dispositivi medici. Al Fisco i dati tracciati arriveranno tramite scontrino parlante associato alla tessera sanitaria per la predisposizione della dichiarazione precompilata. Quindi, mai dimenticare il proprio tesserino. Senza codice fiscale non si può mai detrarre la spesa.

DAL MEDICO

Si potranno continuare a pagare in contanti le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Il motivo è sempre il medesimo: si tratta di istituzioni che trasmettono in automatico i dati al Fisco. Lo stesso obbligo pertiene anche alle strutture privati, tanto specialisti quanto ospedali, ma coloro che vi si rivolgono devono comunque pagare con assegno, bonifico o altri strumenti elettronici.

GLI ASSICURATI

Coloro che hanno stipulato una polizza sanitaria o sono iscritti a casse assistenziali o mutue possono detrarre le spese sanitarie parzialmente se il versamento annuo è superiore a 3.615 euro (1.291,14 euro per le società di mutuo soccorso). Quindi se il rimborso delle spese sostenute presso una struttura privata non è stato totale, occorre pagare con metodo tracciabile per avere soddisfazione nella dichiarazione dei redditi. Questo vale ancor di più se il premio pagato per la polizza non è detraibile. In quel caso le spese sanitarie si possono detrarre integralmente ancorché rimborsate.

CASA E SCUOLA

Dovrà essere tracciabile pure una serie di spese per le quali comunemente si cerca di usufruire di detrazione. In primis gli abbonamenti al trasporto pubblico, le spese di istruzione per i ragazzi, le spese per le attività sportive, gli affitti degli universitari fuori sede, l'agenzia immobiliare per l'acquisto di casa e anche le spese funebri. Al nuovo regime saranno soggette anche le spese veterinarie, quelle per l'assistenza personale, i premi delle polizze vita, le erogazioni liberali e le spese funebri.

Se si paga in contanti, il dolore raddoppia.

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