Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e di Rete imprese Italia, dall'economia continuano ad arrivare segnali negativi...
«L'annullamento della procedura d'infrazione da parte della Commissione europea ha rasserenato il clima nei mercati. Purtroppo, resta irrisolta la questione della crescita: la nostra economia è in sostanziale blocco, tra consumi fragili e aspettative davvero incerte».
Cosa avete detto al premier Giuseppe Conte nei due incontri sulla legge di Bilancio, compreso l'ultimo sul Sud?
«Che la partita della crescita l'Italia la vince o la perde tutta insieme. Nel documento di Rete Imprese Italia, che abbiamo presentato in riunione, abbiamo sottolineato l'esigenza di rafforzare la produttività dell'area del Mezzogiorno agendo su 4 pilastri: burocrazia, logistica e infrastrutture, rafforzamento della legalità e capitale umano. Occorre migliorare l'accessibilità, la burocrazia, le infrastrutture e sfruttare al massimo i fondi strutturali europei puntando sul turismo che è una risorsa straordinaria per la crescita».
Quali sono le vostre priorità sul fisco?
«Quelle che favoriscono una maggior crescita e danno una prospettiva migliore a famiglie e imprese: niente aumenti Iva, meno Irpef e più semplicità nel fisco. Naturalmente con una particolare attenzione all'andamento dei conti pubblici».
Comunque bisogna partire dal no agli aumenti Iva?
«Sì. Oltre 50 miliardi di euro di maggiori tasse, gli aumenti avrebbero effetti economici pesantemente depressivi della domanda interna, conducendo il Paese in una nuova fase recessiva».
Una flat tax serve?
«La strada da percorrere, anche nella prospettiva della flat tax, è quella di avviare il processo di riduzione delle aliquote Irpef a vantaggio dei contribuenti in regola e semplificare gli adempimenti, facendo attenzione agli equilibri della finanza pubblica ed alla progressività del prelievo fiscale».
Dove trovare le risorse?
«Riordinando e riqualificando la spesa pubblica, contrastando e recuperando evasione ed elusione, dando impulso alla crescita economica. Quanto a evasione ed elusione, oggi gli strumenti necessari per contrastare efficacemente questi fenomeni non mancano. C'è poi un'altra grande urgenza fiscale: quella di un complessivo riordino della tassazione locale.
Bene, quindi, l'intenzione annunciata nei giorni scorsi dal ministro Di Maio di voler creare un unica tassa comunale che accorpi i vari tributi. Occorre puntare con decisione all'introduzione di un'unica local tax che comprenda, quantomeno, le attuali Imu e Tasi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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