"Questa narrazione di Salvini mi preoccupa perché vedo che c'è una debolezza strutturale e un'incapacità di capire che Salvini - e lo dico molto chiaramente - è un pericolo". Ne è convinto Enrico Letta, duro contro il leader della Lega, che ha confessato di essersi sforzato nell'intento di debellare tale "minaccia" affermando che "negli ultimi tempi, pur facendo altro e non essendo in Parlamento, quello che ho potuto fare l'ho fatto. Quando c'è bisogno di contrastare delle falsità lo faccio. Mi prendo la mia dose di insulti, mi prendo la mia dose di accuse di essere al complotto di chi sa quali complotti internazionali". Si tratta - a suo giudizio - di una volontà necessaria perché "trovo insopportabile che il nostro paese sia così. Credo che la vicenda Salvini sia ancora oggi sottovalutata, profondamente sottovalutata".
"Ha perso la testa"
L'ex presidente del Consiglio, intervistato negli studi de La7 di DiMartedì, è poi tornato al 26 maggio, al giorno delle elezioni Europee: "Ha perso la testa. Dal momento in cui tutti corrono verso il vincitore, lui si è completamente esaltato. A livello europeo è passato il racconto che lui era l'uomo forte, più di Orban e della Le Pen, e poi ha dimostrato di non avere l'equilibrio di reggere questa situazione".
Il professore universitario ha messo in risalto l'errore compiuto da Salvini, reo di "non sapere che il nostro è un sistema parlamentare: se hai il 17% non sei tu che comandi e ottieni le elezioni". Letta ha poi avvertito: "Attenzione a non sottovalutare Salvini e la rabbia che c'è perché i problemi esistono e non sono stati risolti: è la cosa peggiore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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