Donald Trump "sapeva cosa facevo" e ha "trascorso ore a casa mia" con una ragazza. Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo morto in carcere a New York nel 2019, menziona diverse volte il nome dell'attuale presidente americano in una serie di email pubblicate dai democratici della commissione di vigilanza della Camera e rivelate da Cnn e New York Times, suggerendo che sapesse molto di più sui suoi abusi di quanto abbia mai ammesso. Il tycoon ha negato categoricamente qualsiasi coinvolgimento o conoscenza dei crimini di Epstein, dicendo che un tempo erano amici, ma poi hanno litigato. Peraltro secondo Axios sarebbe Virginia Giuffre - una delle vittime del finanziere morta nell'aprile del 2025 - la ragazza con cui Trump avrebbe passato alcune ore.
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha subito accusato i dem di aver fatto "trapelare selettivamente email ai media progressisti per creare una falsa narrazione e diffamare il presidente". "Trump ha cacciato Epstein dal suo club decenni fa per essersi comportato in modo inappropriato con le sue dipendenti, inclusa Giuffre - ha sottolineato - Queste storie non sono altro che tentativi in malafede di distrarre l'attenzione dai successi storici del presidente, e qualsiasi americano dotato di buon senso vede chiaramente oltre questa bufala e questa chiara distrazione dalla riapertura del governo".
I democratici della commissione di vigilanza, invece, hanno affermato che i messaggi, selezionati tra migliaia di pagine di documenti, pongono nuovi interrogativi sulla relazione tra i due uomini. In una delle email - scambiate con l'ex fidanzata e complice Ghislaine Maxwell e con lo scrittore Michael Wolff - Epstein ha scritto che Trump "sapeva delle ragazze", molte delle quali, in seguito, gli investigatori hanno scoperto essere minorenni. In un'altra, rifletteva su come rispondere alle domande dei media sulla loro relazione, mentre Trump stava diventando una figura politica nazionale. "Questa ultima corrispondenza solleva domande inquietanti su cosa stia ancora nascondendo la Casa Bianca e sulla natura del rapporto tra Epstein e il presidente", ha commentato il deputato Robert Garcia, massimo esponente del partito democratico nella commissione. Gli scambi di messaggi risalgono tutti al periodo successivo all'accordo di patteggiamento del 2008 stipulato da Epstein in Florida per le accuse statali di favoreggiamento della prostituzione, in cui i procuratori hanno accettato di non procedere con le accuse. Uno addirittura è del 2018, con Lawrence H. Summers, ex segretario al Tesoro e presidente dell'Università di Harvard, dove il finanziere definì l'inquilino della Casa Bianca "al limite della follia".
Intanto i repubblicani della Camera hanno pubblicato solo ora, dopo mesi di ritardi, 23.000 pagine di documenti provenienti dal patrimonio di Epstein. Sul fronte della diatriba tra il comandante in capo e la Bbc, invece, il tycoon ha detto di avere "l'obbligo" di fare causa all'emittente britannica per il modo in cui una parte del suo discorso del 6 gennaio 2021 è stata modificata in un documentario. Citando un'intervista a Fox News in cui Trump ha affermato che il suo discorso è stato "massacrato" e che il modo in cui è stato presentato ha "frodato" gli spettatori, è la stessa Bbc a riferire gli sviluppi della vicenda. Peraltro si tratta della prima volta che Trump parla pubblicamente della questione da quando gli avvocati hanno scritto alla rete tv, annunciando una causa per 1 miliardo di danni a meno che non ritratti, si scusi e risarcisca.
Il presidente della Bbc, Samir Shah, si è già scusato per quello che ha definito un "errore di giudizio" in merito al montaggio. La missiva dei legali ha fissato una scadenza per le 23 italiane di venerdì per la risposta dell'emittente, la quale ha fatto sapere che risponderà "a tempo debito".