La priorità del Papa: "Amiamo i poveri"

La prima esortazione: da Leone il "Dilexi te"

La priorità del Papa: "Amiamo i poveri"
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Delinea i diversi volti della povertà, la povertà di "chi non ha mezzi di sostentamento materiale", di "chi è emarginato socialmente e non ha strumenti per dare voce alla propria dignità e alle proprie capacità"; ma anche la povertà morale, di chi non ha diritti. Ed ancora i migranti, i carcerati, le donne vittime di violenza. A cinque mesi dalla elezione al Soglio di Pietro, Papa Leone XIV pubblica l'Esortazione Dilexi te, il suo primo documento magisteriale. Ti ho amato - è il titolo del testo ripreso da un passo dell'Apocalisse porta l'attenzione sul tema dell'amore per i poveri. Un lavoro iniziato da Francesco che Prevost richiama più volte nello scritto - sul tema del servizio ai poveri nel cui volto troviamo "la sofferenza degli innocenti". Condanna, Leone XIV, "l'economia che uccide", in cui i guadagni di pochi "crescono esponenzialmente", così come la mancanza di equità, le violenze contro le donne, la malnutrizione, l'emergenza educativa. Fa suo l'appello di Bergoglio per i migranti e ai credenti chiede di far sentire "una voce che denunci" perché "le strutture d'ingiustizia vanno distrutte con la forza del bene". È un grido, quello dei poveri, che interpella tutti, "le nostre società, i sistemi politici ed economici e, non da ultimo, anche la Chiesa. Sul volto ferito dei poveri troviamo impressa la sofferenza degli innocenti e, perciò, la stessa sofferenza del Cristo".

Per il Pontefice "l'impegno a favore dei poveri è insufficiente", i criteri della politica sono "segnati da numerose disuguaglianze e, perciò, a vecchie povertà" se ne aggiungono "di nuove, talvolta più sottili e pericolose".

L'Esortazione, firmata il 4 ottobre, si compone di 128 pagine divise in cinque capitoli, ed è accompagnata da una Lettera scritta di suo pugno in inglese indirizzata al Collegio episcopale. "Possa Dilexi te scrive il Papa - aiutare la Chiesa a servire i poveri e ad avvicinare i poveri a Cristo". "La dignità di ogni persona umana dev'essere rispettata adesso, non domani" è il monito di Leone.

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