Russia a rischio di una mini-Chernobyl? Solo un «temporaneo aumento dei livelli di radiazione» dopo un incidente nella base militare russa a Severodvinsk dicono le autorità locali e il ministero della Difesa addirittura nega del tutto che vi siano state emissioni pericolose. Quel che è certo è che nel giro di due giorni si sono verificati due gravi incidenti in Russia con conseguenze potenziali prolungate nel tempo.
Ieri due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite in una esplosione in una base militare a Severodvinsk, nella regione di Arkhangelsk, nel nord della Russia. La base ospita i sottomarini atomici e sarebbe avvenuta durante il test di un motore di razzo a combustibile liquido. Ma mentre la portavoce delle autorità cittadine, Kseniya Yudina, ha riferito alla Tass che sì in effetti era stato registrato «un temporaneo aumento del livello di radiazione rispetto alla base naturale a seguito dell'esplosione presso la base militare verso mezzogiorno» il ministero della Difesa ha invece immediatamente smentito ci siano state perdite rischiose dopo l'emergenza diramando una nota ufficiale: «Non ci sono stati rilasci dannosi nell'atmosfera e i livelli di radiazione sono normali».
Dunque visto che per il ministero della Difesa non ci sono rischi ne consegue che non è necessaria «nessuna evacuazione» a seguito dell'incendio, assicura il governatore della regione di Arkhangelsk, Igor Orlov. «No, non esiste nulla del genere, non abbiamo tali informazioni», ha replicato a chi gli chiedeva se si stessero pianificando piani di evacuazione per i civili.
L'incidente è avvenuto appena tre giorni dopo una serie di esplosioni che si sono scatenate in un arsenale in Siberia. In questo caso decine di persone sono rimaste ferite ed è stato necessario attuare un piano di evacuazione di massa in emergenza. Le esplosioni infatti hanno coinvolto un deposito militare ad Achinsk, in Russia, generando tra l'altro delle potenti onde d'urto ben visibili nelle nubi e ben avvertibili.
La popolazione è stata evacuata nel raggio di 20 km dal deposito. Area che comprendeva pure un campeggio estivo per bambini, mentre i militari sono rimasti in zona per fronteggiare l'emergenza indotte da nuove esplosioni. Le cause non sono state chiarite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.