Esplode la rabbia di Trump: "Cospirano contro gli Usa". E allo Zar: "Qualcosa accadrà"

Il presidente attacca Cina, Russia e Corea. Sugli equilibri pesa la sua politica di dazi

Esplode la rabbia di Trump: "Cospirano contro gli Usa". E allo Zar: "Qualcosa accadrà"
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Le immagini in mondovisione del presidente cinese Xi Jinping che per la prima volta compare insieme al leader russo e a quello nordcoreano durante la spettacolare parata militare a Pechino manda su tutte le furie Donald Trump. "Vi prego di porgere i miei più cordiali saluti a Vladimir Putin e a Kim Jong-un mentre cospirate contro gli Stati Uniti", tuona il comandante in capo su Truth. "La domanda più importante a cui rispondere è se il presidente Xi menzionerà o meno l'enorme quantità di sostegno e sangue che gli Stati Uniti hanno dato alla Cina per aiutarla a liberarsi da un invasore straniero molto ostile", prosegue il tycoon, augurando a "Xi e al meraviglioso popolo cinese di vivere una giornata di festa grandiosa e duratura".

L'invettiva online prosegue, sottolineando che gli Usa hanno subito pesanti perdite nella lotta contro un nemico comune, il Giappone imperiale, la cui sconfitta è stata celebrata mercoledì nella capitale: "Molti americani sono morti nella ricerca della vittoria e della gloria da parte della Cina. Spero che siano giustamente onorati e ricordati per il loro coraggio e sacrificio".

Dal tono dei post pare indubbio che The Donald abbia interpretato i due grandi raduni dei paesi "alternativi" a Tianjin e Pechino come un affronto personale al presidente degli Stati Uniti. E anche parlando nello Studio Ovale, afferma riguardo alla parata cinese: "Pensavo che gli Usa fossero menzionati". Per Putin, invece, non ha "nessun messaggio". "Sa come la penso", chiosa, ribadendo che la guerra in Ucraina deve "essere risolta, in un modo o nell'altro. Putin sa che se mi scontenterà vedrete accadere qualcosa", e comunque parlerà con lo Zar nei "prossimi giorni". Il tycoon esprime da tempo la sua insoddisfazione nei confronti di Mosca per l'assenza di passi avanti nei negoziati di pace con l'Ucraina dopo l'incontro con Putin in Alaska.

E proprio il Cremlino, tramite il consigliere per la politica estera Iuri Ushakov, parla di "ironia" nelle parole con cui Trump ha usato la parola "cospirare". "Credo che abbia detto, non senza ironia, che presumibilmente questi tre stanno complottando contro gli Stati Uniti. Voglio dire, nessuno ha complottato, nessuno ha tramato nulla", sottolinea. E il portavoce Dmitry Peskov aggiunge: "Speriamo che fosse inteso in senso figurato e non letterale, soprattutto perché nessuno sta tramando alcuna cospirazione".

Alcuni analisti, comunque, ritengono che i due raduni delle potenze anti-occidentali rappresentino un primo avvertimento che le politiche di Trump nei primi otto mesi del suo secondo mandato, basate sulla coercizione tariffaria contro alleati e non, e sul nazionalismo dell'America First, potrebbero ritorcerglisi contro. E stanno accelerando uno spostamento del potere globale verso Oriente, favorendo il tentativo di Xi di rilanciare quella che ritiene la legittima preminenza mondiale della Cina. Secondo Jackie S.H. Wong, docente di studi internazionali all'Università Americana di Sharjah, "Pechino sta sfruttando i passi falsi o gli errori che gli Stati Uniti stanno commettendo".

E certamente le celebrazioni degli ultimi giorni fanno parte di un più ampio sforzo di Xi di testare alleanze e sistemi globali alternativi nel tentativo di eclissare l'Occidente.

Molti esperti di politica estera pensavano che un obiettivo del Trump II sarebbe stato quello di allontanare avversari degli Usa come Russia, Cina e Corea del Nord. Invece, li ha avvicinati e ha spinto l'India, membro del "Quad" insieme Usa, Australia e Giappone, ad avvicinarsi alla loro orbita.

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