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Gli espulsi 5S si fanno il partito: dietro c'è Dibba?

Pronta a nascere una nuova componente parlamentare che vede coinvolti gli espulsi dal Movimento 5 Stelle

Gli espulsi 5S si fanno il partito: dietro c'è Dibba?

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Sta per nascere un nuovo gruppo parlamentare e a farne parte saranno i 5 Stelle che, nel corso di questa legislatura, sono stati espulsi dal movimento pentastellato.

Proprio questa mattina, infatti, a Montecitorio si sono incontrati e hanno dato vita ad un fitto colloquio Andrea Colletti, rappresentante alla Camera della componente "L'Alternativa c'è" e dai senatori Nicola Morra e Barbara Lezzi, i quali, momentaneamente, non fanno parte e non sono iscritti a nessun gruppo. Tutti e tre, tra l'altro, sono stati espulsi e considerati dissidenti dal Movimento 5 Stelle per lo stesso motivo: non aver votato la fiducia al governo Draghi. Proprio ieri, però, quasi a sancire la nascita della nuova componente c'è stata la prima mossa politica unitaria. Hanno scritto una nota congiunta per contestare i ritardi nella destinazione dei 7 milioni delle restituzioni dell'M5S. Questi soldi sono ancora fermi sul conto corrente del Comitato per le rendicontazioni.

"Da settimane ci confrontiamo con persone che la pensano come noi, come componente abbiamo l'obiettivo di creare una forza di opposizione sia dentro che fuori il Parlamento. Una forza di opposizione che possa diventare anche forza di governo" - ha spiegato Colletti che poi ha proseguito - "La prospettiva di creare un gruppo unitario di ex M5S è concreta, ci lavoriamo da molto tempo, la volontà è quella. Il nome della nuova forza politica? Non ci abbiamo ancora pensato, più che il nome ci interessano progetti e valori".

A questo punto, però, è più che lecito che sorga il dubbio che dietro questo nuovo gruppo ci sia anche Alessandro Di Battista. Proprio il 10 maggio, infatti, il deluso ex 5 Stelle si era lasciato andare ad un lungo sfogo su Facebook contro la decisione del suo ex partito di appoggiare il progetto del Ponte sullo Stretto. Indubbiamente si tratta dell'ennesima scelta che non fa altro che determinare perdita di credibilità dal momento che deputati e consiglieri regionali si sono sempre dichiarati profondamente contrari. Non che siano una novità la posizione contraria di Di Battista o le giravolte dei grillini ma a risaltare, tra i vari commenti in quel post, c'è anche quello di Morra il quale ha scritto: "Ale', ormai i nostri ex colleghi son pronti a tutto. E quando dico tutto, intendo l'inimmaginabile...".

Che sia l'inizio di un nuovo partito e non semplicemente di un gruppo parlamentare?

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