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Etruria, il Pd corre a disconoscere Carrai: "Non c'entra nulla con noi"

Ghizzoni svela la mail di Carrai su Etruria. Scoppia la grana nel Pd. I dem: "È un imprenditore, non è dei nostri". Forza Italia: "Fa parte del cerchio magico renziano"

Etruria, il Pd corre a disconoscere Carrai: "Non c'entra nulla con noi"

Poche righe di una mail piovuta sul banco della presidenza della commissione Banche. "Ciao Federico, solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto di sollecitarti, se possibile, nel rispetto dei ruoli, per una risposta. Un abbraccio Marco". Dove Federico è Federico Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit, mentre il Marco che scrive è Marco Carrai, imprenditore esperto di cyber security e amico di lunga data di Matteo Renzi. È il colpo di scena che l'audizione più temuta dal Partito democratico regala al caso Banca Etruria. Ma Ettore Rosato si affretta a disconoscere qualsiasi legame con il Nazareno: "Non ha niente a che fare con il Pd. È un professionista che opera in quel settore e conosce Ghizzoni".

Nel suo ultimo libro l'ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, aveva parlato di un incontro con l'ex ministro per le Riforme, oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Sul tavolo "la possibilità possibile acquisizione di Banca Etruria" da parte di Unicredit. A distanza di mesi dall'uscita del libro, con le polemiche mai sopite sul suo contenuto, Ghizzoni ha avuto la possibilità di parlare in una sede istituzionale. "Mi chiese - ha rivelato - se era pensabile per Unicredit valutare un intervento su Banca Popolare dell'Etruria stressando di nuovo la sua preoccupazione sugli effetti della crisi in Toscana".

L'incontro si svolse il 12 dicembre 2014. Dopo quella data non ci furono altri contatti con la Boschi. Un mese dopo arrivò una mail da Carrai. Era il 15 gennaio. La risposta di Ghizzoni, che sottoliena di non essere in confidenza con lui ma di conoscerlo solo come consulente, fu netta: "Risposi che stavamo esaminando la situazione. Per me la risposta andava data solo alla banca". Ghizzoni aggiunge di non aver chiesto "per il bene di Unicredit" chi fosse che solecitava una risposta su Etruria. Per i commissari di opposizione, come Andrea Augello, è chiaro che i committenti della mail fossero Renzi e Boschi. Dal Nazareno però si affrettano tutti a "disconoscere" Carrai. "C'è un forte schieramento mediatico che vuole decretare la 'colpevolezza' a prescindere della Boschi - ha commentato il senatore Pd Andrea Marcucci - si utilizza erroneamente anche la mail di Carrai, che è un imprenditore e non un esponente dei dem".

Per Maurizio Gasparri i distinguo di Rosato e compagni sono "grotteschi". "Dire che Carrai non c'entra col Pd è comico - ha detto il vice presidente del Senato - Carrai ed altri personaggi sono stati membri emeriti del cerchio magico renziano con coinvolgimenti di ogni tipo, da quelli abitativi in poi".

Dello stesso avviso anche Renato Brunetta, capogruppo dei senatori di Forza Italia, secondo cui il contenuto della mail mette a nudo le pressioni del Giglio magico per "sistemare" il fallimento di Banca Etruria.

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