Gli europei vogliono i muri contro l'immigrazione clandestina

Secondo il sondaggio condotto da YouGov, la maggioranza degli europei è convinta che gli stranieri rifiutino di integrarsi: lo pensa il 51% degli italiani.

Gli europei vogliono i muri contro l'immigrazione clandestina

La retorica buonista della sinistra gauche caviar si scontra con ciò che pensano la maggioranza degli europei sul tema immigrazione. Secondo un sondaggio realizzato da YouGov in esclusiva per Repubblica e la Leading European Newspaper Alliance in dieci Paesi (Germania, Italia, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Svezia, Belgio, Svizzera, Polonia e Ungheria), il 60% degli intervistati afferma che vi è "troppa immigrazione". Trattasi di un'opinione condivisa in gran parte del Continente: l'Italia primeggia con il 77% del campione, seguita dalla Spagna al 75% e dalla Svezia al 73%. Più in basso nella classifica la Germania (al 67%), la Francia (al 66%) e il Regno Unito (al 51%). Insomma, la sinistra se ne faccia una ragione: l'immigrazione incontrollata, "open borders", non piace affatto agli europei né tantomeno agli italiani.

Un'immigrazione che non genera affatto benessere né ricchezza, come la crisi del 205 ci ha insegnato, nè per i migranti stessi, né per i Paesi che li accolgono in massa, ma serve solo ad ingrassare il portafoglio di trafficanti di esseri umani senza scrupoli. Un fenomeno che, prima di tutto, depaupera e impoverisce i Paesi di partenza. Altro che multiculturalismo. Come spiega Patrick English, research manager di YouGov, "complessivamente in Europa il 45% pensa che l'immigrazione costituisca una minaccia all'identità, il 48% è convinto dell'opposto: il che riflette una forte divergenza di pensiero e la mancanza di chiarezza sul tema migranti".

Anche se i governi di Polonia e Ungheria vengono accusati di essere "disumani" nei confronti dei migranti dai soliti intellò politicamente corretti, la stragrande maggioranza dei cittadini dei rispettivi Paesi considerano un'ottima soluzione quella di costruire muri per bloccare il flusso dell'immigrazione illegale: ne è convinto il 58% dei polacchi e il 71% degli ungheresi. In Germania i cittadini favorevoli ai muri rappresentano il 48% degli intervistati, mentre in Francia e in Spagna si fermano al 36%. Secondo il 53% degli ungheresi, inoltre, l'immigrazione rappresenta una minaccia all'identità nazionale, in Polonia il 46% di poco sopra l'Italia (44%) e la Svizzera (43%). In Spagna la minaccia identitaria è percepita decisamente meno dagli intervistati (35%), così come nel Regno Unito (37%).

Secondo il sondaggio condotto da YouGov, la maggioranza degli europei è convinta che gli stranieri rifiutino di integrarsi: lo pensa il 51% degli italiani, il 50% degli svedesi, il 46% dei tedeschi e il 57% degli ungheresi. Timore diffuso in tutto il Vecchio Continente per l'aumento della criminalità: è del 47% il dato complessivo nei dieci Paesi della rilevazione, che cresce al 52% in Germania, al 53% in Italia, al 64% in Svezia. Minore la percezione di un rischio di intolleranza culturale o religiosa, con percentuali che in tutti i Paesi europei si fermano al 30%.

Che smacco per i progressisti e predicatori dell'accoglienza tout court: ora, c'è da scommetterlo, commenteranno questi dati affermando che l'Europa della "paura", dei muri, e così via. Quando è solo l'Europa del buon senso.

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