Nel corso del programma Dimartedì in onda su La7 è andato in scenda un durissimo scontro tra la giornalista Luisella Costamagna e l’europarlamentare, ex Pd ora "Siamo Europei” Carlo Calenda sull’annunciato ritiro di AncelorMittal dalla trattativa per l'Ilva.
“Per voi le persone contano meno di zero, la politica dia risposte”, è l’affondo della Costamagna rivolto all’ex ministro dello Sviluppo Economico colpevole, a suo, dire, di scarso interesse per il caso. “Non fare populismo da accatto...”, ha replicato Calenda. “Non si chiude un impianto che dà lavoro a 20mila persone e si dice che le persone contano zero...”.
Tutto è partito dalle critiche ribadite dall’europarlamentare al governo e, in modo particolare, al M5s in merito alal questione dell'Ilva:“Di Maio ha confermato lo scudo penale e ogni singola cosa di quest’accordo. Dopodiché- ha spiegato Calenda- siccome la Lezzi si deve candidare alla presidenza della Regione Puglia, l’ex ministra 5 Stelle presenta una mozione e il Pd e Italia Viva, che nella loro vita passano le loro giornate a discutere sul nulla, hanno deciso di votarla, facendo l’opposto di quello che volevano fare”.
La Costamagna, però, non ci sta e ha replicato a tono sottolineando che non bisogna nascondersi dietro lo scudo penale perché ci sono altri problemi come la crisi dell’acciaio. “Lei- ha affermato la giornalista- è stato ministro dello Sviluppo economico, ma quell’accordo poi non l’ha chiuso formalmente, perché è stato chiuso dal governo successivo”. La Costamagna chiede, poi, al suo interlocutore del perché non si risponde alle richieste degli operai che continuano a dire che quell’accordo non andava bene, che non è migliorata la sicurezza degli impianti e dell’ambiente e che non ci vuole lo scudo fiscale per l'ex Ilva. Una posizione, secondo la giornalista, condivisa dal 96,6% dei lavoratori.
Calenda, a sua volta, controribatte affermando che la Costamagna ha saltato un punto perchè “gli operai hanno confermato col referendum sindacale l’accordo con Ancelor Mittal. Guardi che tutti i sindacati sono insorti, a cominciare da Landini, dicendo che il governo aveva fatto una cretinata”. “Sì, ma i sindacati sono un’altra cosa – ha replicato la giornalista – L’USB ha interpellato gli operai in merito“. “L’USB è un microsindacato della fabbrica“, ha rilanciato l’ex ministro.
Ed ecco che lo scontro si fa duro. “Ma le persone allora contano zero“, ha commenta Costamagna. Il suo rivale risponde invitando la giornalista a “non fare populismo d’accatto.
Ma falla finita, stiamo parlando seriamente. Dici a me che le persone contano zero? Stanno chiudendo un impianto che dà lavoro a 20mila persone e le persone contano zero? Ma stiamo scherzando? Ma va’ a farti un giro”.
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