Fa scena muta all'interrogazione d'inglese, si becca un bel 3 sul registro, e querela il professore. È successo la primavera scorsa in una terza liceo scentifico del Friuli Venezia Giulia, e la storia viene riportata da il Messaggero Veneto. Episodio più complesso, e paradossale, di quanto possa sembrare. Sembra infatti che il ragazzo in questione, 16 anni, sia conosciuto da tutti come uno studente modello: media altissima, assenze giustificate solo dalla partecipazione a gare di matematica e fisica. Dunque, un 3 probabilmente non l'aveva mai ricevuto prima. In sintesi. A poche settimane dall'inizio delle vacanze estive lo studente rifiuta ripetutamente l'invito dell'insegnante di lingue a farsi interrogare per migliorare il suo voto già sufficiente. Il giovane, infatti, ha voti eccellenti in tutte le materie e a ridosso della fine dell'anno scolastico si era assentato per prendere parte a concorsi e gare di matematica. L'insegnante di inglese, che non vuole esprimere un voto finale inferiore alla media altissima del sedicenne, parla con lui e successivamente i compagni affinché lo convincano a presentarsi come volontario a un'interrogazione. Provocazione, ripicca per le assenze, sfida o semplicemente un ulteriore attestato di stima? Niente da fare, il ragazzo preferisce tenersi il suo voto ed evitare un'altra interrogazione. E così di fronte ai numerosi rifiuti del ragazzo a presentarsi come volontario il professore gli ordina di presentarsi alla lavagna: il giovane, probabilmente per protesta contro l'imposizione del prof, fa scena muta. Torna al banco con un tre sul registro e la media finale sporcata da quella «prestazione».
Non finisce qui. Perchè il giovane si vendica e a luglio deposita una querela contro l'insegnante d'inglese, accusandolo «di avergli procurato uno stato di profonda prostrazione e stress, che avrebbe portato anche a disagi di natura fisica, certificati dai referti sanitari firmati dal medico di famiglia».
Il gip Andrea Odoardo Comez, tuttavia decide di archiviare il caso, come richiesto dalla pubblico ministero Elisa Calligaris.
I genitori del ragazzo si oppongono all'archiviazione chiedendo di poter presentare altri documenti sulle condizioni psicofisiche dello studente che dimostrano i danni causati da quel 3 rimediato in un'interrogazione a fine anno. Non contenti chiedono pure che vengano sentiti i compagni di classe testimoni della vicenda. La personale battaglia contro il professore andrà avanti.
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