Coronavirus

Fabrizio, la vittima più giovane è un barman

Aveva solo 32 anni ed era tornato da un viaggio a Cuba con un'infezione a una gamba

Fabrizio, la vittima più giovane è un barman

Il coronavirus non risparmia neppure i più giovani. Sopratutto se Covid-19 arriva in un momento in cui le difese immunitarie del paziente sono in deficit. E così il tremendo bollettino quotidiano delle vittime dell'epidemia deve registrare la scomparsa di un ragazzo giovanissimo e molto amato non soltanto dai suoi familiari ma da tutta la comunità che ora si stringe ai parenti.

Aveva soltanto 32 anni Fabrizio Marchetti, barista di Nova Milanese, ed è una delle vittime più giovani d'Italia. Purtroppo al ritorno da un viaggio a Cuba si era ammalato. Un'infezione con gravi complicazioni probabilmente conseguente ad una brutta ferita ad una gamba. Per curarsi si era sottoposto ad una terapia forte che lo aveva indebolito. Il sistema immunitario del ragazzo era andato in deficit quindi il suo organismo non ha saputo reagire all'aggressione del virus.

Tutto è iniziato intorno al 2 marzo quando Fabrizio ha cominciato a sentirsi male: tosse, febbre alta, un forte malessere. Nella notte tra il 5 e il 6 marzo l'aggravamento che ha richiesto il ricovero immediato all'ospedale San Gerardo di Monza per una violenta crisi respiratoria. Il tampone al quale il giovane è stato sottoposto ha dato il suo verdetto coronavirus. Dopo un iniziale miglioramento le sue condizioni si sono aggravate: il fisico del 32enne si è indebolito sempre più finché venerdì 13 marzo è morto.

La madre del ragazzo come tutti i parenti dei pazienti di Covid-19 non ha nemmeno potuto stargli accanto.

«A causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, non ho potuto vederlo l'ultima volta. Appena finirà questa emergenza desideriamo fargli un funerale», l'unico pensiero espresso dalla madre, Lidia Greco che ora si trova in quarantena con la famiglia.

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