Fake news, il "vaccino" anti infodemia è un algoritmo

Fake news, il "vaccino" anti infodemia è un algoritmo

Uno strumento di intelligenza artificiale in grado di rilevare «notizie false» sul Covid e segnalare automaticamente notizie e post sui social media fuorvianti. È la soluzione dei ricercatori dello Stevens Institute of Technology nel New Jersey per rispondere all'appello dell'Oms e delle Nazioni Unite contro l'infodemia, che da sempre rappresenta un ostacolo agli sforzi di salute pubblica: «La disinformazione costa vite - hanno avvertito le organizzazioni- senza la fiducia appropriata e le informazioni corrette, il virus continuerà a diffondersi». «Durante la pandemia, la situazione si è polarizzata - commenta K.P. Subbalakshmi, esperta di Intelligenza Artificiale (IA) presso lo Stevens institute for Artificial intelligence e docente di ingegneria elettrica e informatica - Abbiamo urgente bisogno di nuovi strumenti per aiutare le persone a trovare informazioni, di cui possono fidarsi».

Per sviluppare un algoritmo in grado di rilevare la disinformazione sul Covid con una precisione di circa l'88%, molto di più rispetto ad altri strumenti di IA, il team dello Stevens Institute ha raccolto circa 2.600 articoli di notizie sui vaccini anti Covid, tratti da 80 diversi editori nel corso di 15 mesi, incrociandoli con siti web di valutazione dei media affidabili ed etichettando ogni articolo come credibile o meno. Poi sono stati selezionati oltre 24mila post su Twitter ed è stato sviluppato un algoritmo di rilevamento della posizione', per determinare se un tweet era di supporto o disprezzo dell'articolo in questione. Utilizzando i loro set di dati, il team ha addestrato una nuova architettura di IA, progettata per rilevare sottili segnali linguistici e impronte stilistiche, che svelano le notizie false: un linguaggio più roboante o emotivo, ad esempio, è spesso correlato a affermazioni fasulle. Altri fattori sono il tempo di pubblicazione, la lunghezza di un articolo e persino il numero di autori.

«È possibile prendere qualsiasi frase scritta e trasformarla in un punto dati, un vettore nello spazio N-dimensionale, che rappresenta l'uso del linguaggio da parte dell'autore- conclude l'esperta- Il nostro algoritmo esamina quei punti dati, per decidere se un articolo ha più o meno probabilità di essere una notizia falsa».

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