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FdI e la Lega in piazza: la protesta del 2 giugno

"Conte moltiplica marchette e poltrone e arriva addirittura a prorogare di altri sei mesi lo stato di emergenza per continuare a governare a colpi di Dpcm, task force e conferenze stampa, senza confrontarsi con il Parlamento", attacca la Meloni. "La libertà, caro Conte, non si concede, si riconosce perché innata"

FdI e la Lega in piazza: la protesta del 2 giugno

2 giugno, festa della Repubblica italiana, ma c'è poco da celebrare in questo momento di estrema difficoltà e di crisi economica per il Paese: per questo motivo la Lega e Fratelli d'Italia hanno programmato una manifestazione per dar voce al dissenso degli italiani nei confronti del governo e delle sue scelte.

"Siccome è una data importante, la festa della Repubblica, come Lega abbiamo organizzato un lungo lungo tricolore che a distanza potrà essere tenuto in mano rappresentando questo splendido Paese da Nord a Sud, con le sue idee proposte e sofferenze", ha spiegato il leader del Carroccio Matteo Salvini durante una diretta su Facebook. "Quindi, nessun caos o assembramento", assicura l'ex vicepremier. "Ne approfitteremo per raccogliere generi alimentari e vestiti da distribuire alle parrocchie romane. Sarà solo la prima di una serie di iniziative, senza assembramenti e confusione. Sarà una manifestazione per i cittadini di Roma e del Lazio per celebrare il nostro Paese in maniere composta ed educata", conclude.

Anche Giorgia Meloni, promotrice dell'iniziativa, assicura che sarà preso ogni genere di precauzione per evitare rischi, in questa fase ancora delicata di uscita dal lockdown. "Il prossimo 2 giugno ci sarà ben poco da festeggiare. Eppure noi abbiamo deciso che ci saremo, per dare voce a milioni di italiani che chiedono libertà e orgoglio. Ci saremo con metodologie che ci permettano di rispettare norme e prescrizioni che spesso la sinistra non ha rispettato", precisa la leader di Fratelli d'Italia, che si augura di trovare un'ampia partecipazione da parte di tutte le opposizioni. "Ci auguriamo che l'iniziativa possa essere condivisa e sostenuta anche dalle altre forze politiche del centrodestra, a cui ci unisce una stessa sensibilità di fondo e una stessa idea dell'Italia, che proveremo a realizzare non appena sarà finita questa fase di 'sospensione della democrazia' e gli italiani potranno scegliersi un nuovo governo", spera la Meloni.

"Le conseguenze economiche ce le porteremo dietro per anni", aggiunge, riferendosi alla crisi causata dall'emergenza Covid-19. "E per affrontarle servirà un governo degno di questo nome, che abbia rispetto per il lavoro e la libertà degli italiani. C'è un'Italia dimenticata a cui il governo finora ha chiesto moltissimo, promesso molto e dato pochissimo, in molti casi zero ma nei loro confronti il cappio della burocrazia, dei mutui, delle tasse e delle bollette da pagare non si taglia. L'unica 'semplificazione' che hanno visto finora è stata la regolarizzazione di 600mila clandestini con la scusa dei raccolti agricoli", attacca la leader di FdI. "Tanto bella da far piangere il ministro Bellanova che forse non sa quante centinaia di migliaia di italiani piangono di notte, di nascosto dai loro figli, a cui non sanno se potranno garantire un futuro. Tanto fondamentale da essere diventata, dicono i ben informati, merce di scambio per il voto dei parlamentari renziani a favore di un ministro (Bonafede) che nel frattempo aveva fatto scarcerare qualche decina di boss mafiosi. Vogliamo dare voce alle famiglie, a quei milioni di commercianti, ristoratori, albergatori, gestori di bar o stabilimenti balneari, che non sanno se e come riaprire la loro attività", ribadisce la Meloni riferendosi alla manifestazione del prossimo 2 giugno. "A chi ancora aspetta la cassa integrazione e agli autonomi e partite Iva che non hanno ancora ricevuto il bonus da 600 euro. Il tutto mentre Conte moltiplica marchette e poltrone e arriva addirittura a prorogare di altri sei mesi lo stato di emergenza per continuare a governare a colpi di Dpcm, task force e conferenze stampa, senza confrontarsi con il Parlamento, concedendoci di volta in volta questa o quella libertà. Come se fossimo suoi sudditi. La libertà, caro Conte, non si concede", attacca ancora la Meloni. "La libertà si riconosce perchè è innata nel profondo dell'uomo, nel suo costruirsi una famiglia, nel suo vivere il lavoro e l'impresa.

Ora gli italiani hanno voglia di rialzare la testa", conclude.

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