La prima curiosità è osservare e studiare l'approccio dialettico, misurare parole e decibel e capire se Giovanni Toti vorrà percorrere la via riformista o quella rivoluzionaria. La maggior parte dei parlamentari azzurri ritengono che domani al Teatro Brancaccio non si consumerà un vero e proprio strappo, ma ci si muoverà nel perimetro della critica accesa, ma comunque costruttiva alla governance degli ultimi anni di Forza Italia. Di certo la speranza di trasformare la costituente de «L'Italia in crescita» e mettere in piedi un evento utile a celebrare la ricucitura e la ripartenza unitaria delle varie anime di Forza Italia è ormai sfumata. Ma chi sarà presente nello storico teatro romano di Via Merulana?
Il core business dell'iniziativa si trova naturalmente in Liguria. E' da qui che parte un modello di coabitazione virtuosa tra Lega e Forza Italia, oltre che tra il governatore ligure e il sindaco di Genova Bucci, che si vorrebbe esportare sul piano nazionale. Qui ci sono Roberto e Carlo Bagnasco, uno parlamentare, l'altro sindaco di Rapallo che guardano con rispetto e attenzione al percorso di Toti, in un'ottica non conflittuale verso la dirigenza nazionale. Ci sarà sicuramente Sandro Biasiotti, Manuela Gagliardi, i sindaci dello spezzino vicini all'assessore ai Lavori Pubblici, Giacomo Giampedrone e l'assessore all'Urbanistica Marco Scajola (nipote di Claudio che invece non ci sarà).
Dalla Lombardia scenderanno a Roma l'assessore alla Sanità Giulio Gallera, i bergamaschi Alessandro Sorte e Stefano Benigni, il lodigiano Claudio Pedrazzini, oltre a un veterano come Paolo Romani. Il Lazio soffre della rottura tra due portatori di voti come Francesco Aracri e Adriano Palozzi. Dovrebbero esserci Mario Abbruzzese e forse Alessandro Battilocchio. Per il Friuli potrebbe esserci Roberto Novelli. Molto probabilmente ci sarà il bolognese Galeazzo Bignami, avvocato 43enne molto lanciato, che da sempre chiede rinnovamento e selezione dal basso della classe dirigente. Dal Piemonte dovrebbe arrivare il governatore Alberto Cirio così come probabilmente ci saranno Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino. Per la Puglia dovrebbe esserci Luigi Vitali, mentre dalla Calabria verranno i fratelli Gentile.
Ci sarà anche l'ex parlamentare e capo ufficio stampa di Forza Italia Giorgio Lainati, mentre dalla Toscana verrà Giorgio Silli, deputato pratese che a maggio ha lasciato Forza Italia. Un mix di sostenitori di vecchia data del governatore ligure, di arrabbiati, fuoriusciti azzurri o semplici curiosi che peseranno le parole di Toti e valuteranno con attenzione le sue mosse.
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