Milano La sonora bocciatura della manovra gialloverde da parte di Assolombarda (che rappresenta 6.000 imprese di un'area industriale che marcia a ritmi bavaresi) suggerisce a Forza Italia il punto da cui far partire la mobilitazione contro il governo, senza più sconti alla Lega. «La finanziaria è un tradimento verso le imprese e verso il Nord, Salvini ha rispettato gli impegni presi con l'elettorato solo sull'immigrazione, mentre sull'economia è stato una grande delusione, la priorità del Paese non è l'immigrazione ma il lavoro», attacca la capogruppo azzurra Mariastella Gelmini, annunciando da Milano una «operazione verità» di Forza Italia con gazebo nelle piazze delle città lombarde, poi nel resto d'Italia, per spiegare ai cittadini che «più che la manovra del popolo è una manovra contro il popolo e contro gli imprenditori che determinano il Pil di questo Paese ma che i grillini insultano chiamandoli prenditori». E per far capire «la distanza oceanica che c'è tra propaganda e realtà», ad esempio che per le pensioni «l'opzione 100 c'è soltanto per quest'anno, che il reddito di cittadinanza verrà distribuito solo prima delle elezioni europee, che la flat tax è una flop tax con 5 scaglioni e applicabile al massimo a 500mila partite Iva, e che la battaglia contro banche e assicurazioni non colpirà i cosiddetti poteri forti ma solo i poveri risparmiatori» spiega la Gelmini, che ancora confida in uno «scatto di orgoglio della Lega» che finora si è dimostrata «subalterna ai Cinque Stelle».
La mobilitazione sarà l'occasione per presentare una «contromanovra economica» basta sugli investimenti, sul rilancio delle grandi opere infrastrutturali che invece il M5s mette in discussione e non «sull'assistenzialismo» del reddito di cittadinanza. Matteo Perego, parlamentare di Fi, parla anche da imprenditore: «Daremo battaglia per rappresentare il mondo industriale e imprenditoriale messo ai margini dal governo. Faremo incontri in tutta la Lombardia. Conte diventerà l'avvocato difensore non del popolo, ma del governo di fronte ai cittadini che chiederanno conto di tutti gli errori che stanno facendo».
Anche i deputati azzurri Andrea Mandelli e Alessandro Cattaneo («Si apre una enorme questione settentrionale, la Lega governa col peggiore assistenzialismo») organizzano la mobilitazione azzurra che parte dalla Lombardia. Si guarda alle Europee, con un obiettivo: se la Lega ha «tradito il Nord», presto si aprirà uno spazio elettorale che gli azzurri puntano a riconquistare.
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