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Fico ascolta l'Inno di Mameli con le mani in tasca

Il presidente della Camera Roberto Fico alla commemorazione della strage di Capaci a Palermo. Ma ascolta l'Inno di Mameli con le mani in tasca

Fico ascolta l'Inno di Mameli con le mani in tasca

Niente etichetta, niente formalismi, niente alto senso dello Stato. L’avrà pensata così il neo presidente della Camera Roberto Fico quando stamattina al porto di Palermo, in occasioni delle celebrazioni per il 26esimo anniversario della strage di Capaci, si è presentato con le mani in tasca (guarda il video).

Fico è arrivato oggi a Palermo con la nave della legalità approdata questa mattina poco prima delle 8. Completo blu scuro, camicia bianca, cravatta viola e mani rigorosamente in tasca, come chi viene in città per una gita turistica e non in rappresentanza della terza carica dello Stato. Mani che ha tenuto in tasca anche durante l’esibizione dell’inno di Mameli, poi forse accortosi della gaffe le ha messe dietro la schiena.

Un gesto istintivo, ma sono bastati pochi secondi per immortalarlo per un gaffe che non poteva passare inosservata e che fa riflettere sulla forma imposta dalla nuova politica. Eppure al suo fianco il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, aveva la mano al cuore e nel frattempo accennava anche a cantare l'inno. Fico invece, al trasporto ha preferito una versione più distaccata che però non è piaciuta a molti.

"Preferisco una mano in tasca per qualche secondo alla mano sul cuore di chi poi tradisce lo Stato", ha scritto poi su Facebook il presidente della Camera motivando così il suo gesto.

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