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Ecco qual è la poltrona decisiva che può "stravolgere" il governo

La candidatura del presidente della Camera a Napoli potrebbe dare il via al valzer di poltrone. Ecco tutti gli scenari

Ecco qual è la poltrona decisiva  che può "stravolgere" il governo

Nel governo giallorosso i parlamentari paiono seriamente intenzionati ad andare in vacanza con il proposito di lasciare tutto invariato: stando a quanto riportato da "Repubblica", infatti, la frase più ricorrente dopo le votazioni sulla manovra finanziaria sarebbe "Nessun rimpasto. Se ne parla dall'anno prossimo".

L'unica variante in grado di stravolgere questo progetto potrebbe essere rappresentata dalle prossime amministrative: saranno tante le grandi città italiane a tornare alle urne, in particolar modo Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli. L'elemento nello specifico in grado di mischiare prematuramente le carte all'interno dell'esecutivo e di dare quindi avvio ad un vorticoso giro di poltrone è rappresentato proprio dalle comunali del capoluogo campano. Ciò potrebbe verificarsi ovviamente se davvero, come vociferato, il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico dovesse accettare la proposta di candidarsi come primo cittadino e rinsaldare ulteriormente il legame tra Partito democratico e Movimento CinqueStelle.

Rimarrebbe così vacante il posto di Presidente della Camera dei deputati su cui, stando ai bene informati, avrebbe già puntato da tempo gli occhi Dario Franceschini, già ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Secondo quanto riferito da Repubblica, potrebbero rimanere piacevolmente coinvolti nel valzer di poltrone, puntando ad un ruolo da sottosegretario, tra gli altri, anche il figlio del governatore della Campania Piero De Luca e Gennaro Migliore (ex sottosegretario alla Giustizia nell'esecutivo guidato da Matteo Renzi).

Tra i Dem, comunque, tutti sarebbero a conoscenza del fatto che l'ago della bilancia per gli equilibri nel governo è proprio rappresentato dalla scelta dell'attuale presidente della Camera: "A parole, tutti confermano quello che Conte sta ripetendo da ore: non ci sarà nessun cambio. Ma la verità è che molti aspettano la decisione dell'esponente grillino". Zingaretti e Di Maio si sarebbero già confrontati sul tema, trovandosi d'accordo sulla necessità di siglare un'intesa per spingere il grillino Fico sulla poltrona di primo cittadino. Anche i toni dei CinqueStelle contro De Luca in Regione si sarebbero smorzati, proprio nell'ottica di mirare ad un'accettazione della situazione da parte del governatore, fortemente ostile alla scelta di Fico. Così tanto che lo stesso figlio Piero si sarebbe mosso per cercare una candidatura più gradita al genitore. Prima scelta, e già da tempo in cima alla lista dei papabili, l'attuale ministro dell'Università Gaetano Manfredi, per il momento poco propenso ad accettare. Si era fatto anche il nome del ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, che pare tuttavia più incline a proseguire l'opera di trattative per il Mes/Recovery Fund. "Ci sto pensando", ha dichiarato Roberto Fico dal canto suo.

Di certo tutto potrebbe cambiare dopo la sua scelta definitiva.

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