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Il figlio della Lucarelli contesta Salvini: "Il suo governo omofobo e razzista"

Il figlio di Selvaggia Lucarelli, Leon Pappalardo, presente con la madre a Milano al gazebo della Lega. Il giovane contesta il leader, poi identificato dalla polizia

Il figlio della Lucarelli contesta Salvini: "Il suo governo omofobo e razzista"

Tensione questa mattina a Milano durante un evento al centro commerciale di Portello, periferia della città. La Lega era presente sul posto con un gazebo dove è arrivato anche Matteo Salvini. Inevitabile la calca di persone accorsa per salutare il leader leghista e, tra questi, non sono mancati i contestatori. Tra loro anche Leon Pappalardo, figlio 15enne di Laerte (figlio di Adriano Pappalardo) e Selvaggia Lucarelli.

La contestazione del figlio della Lucarelli

Matteo Salvini ha improvvisato un comizio davanti alle decine di persone che si sono presentate al gazebo. Al termine del breve intervento, il leader della Lega si è fatto avvicinare da chi chiedeva un selfie o voleva scambiare una parola con lui. È a quel punto che Salvini è stato avvicinato anche da Leon Pappalardo, che ha iniziato a contestare il politico. "Volevo ringraziarla per il suo governo omofobo e razzista", ha detto il giovane quindicenne all'indirizzo di Matteo Salvini, che senza cadere nella provocazione ha risposto con ironia: "Sì, dai, anche un po' fascista".

Leon Pappalardo non ha mollato la presa e ha continuato a stuzzicare il leader leghista: "Lei vuole il male delle persone che arrivano da altre Nazioni". Gli uomini della scorta di Matteo Salvini stavano intervenendo per allontanare il ragazzo ma sono stati immediatamente fermati da Salvini, che non è sembrato minimamente turbato da quelle rimostranze. Leon Pappalardo, quindi, ha invocato la libertà di opinione. Il figlio di Selvaggia Lucarelli - con la blogger lì presente che filmava il tutto - ha continuato a parlare mentre Salvini si scattava foto con i suoi sostenitori. Alcuni di questi hanno ignorato il ragazzino mentre altri hanno negato le accuse da lui mosse, senza però dargli troppa importanza.

Il riconoscimento da parte della polizia

Successivamente, vista l'insistenza del ragazzo nel rivolgere epiteti come "razzista" nei confronti di Matteo Salvini, è stato identificato dagli agenti presenti sul posto mentre la madre riprendeva le operazioni. Gli agenti hanno ricordato alla giornalista che non si potrebbero effettuare riprese durante le operazioni di identificazione, il tutto mentre Selvaggia Lucarelli, che pochi giorni prima contestava a Salvini di non indossare la mascherina, la portava senza coprire il naso, come dovrebbe essere d'obbligo fare.

Il ragazzo non è apparso intimorito dall'identificazione e mentre ancora i poliziotti controllavano le sue generalità, mentre la madre si lamentava del controllo, lui dichiarava: "Non si può dire la propria opinione senza che succeda qualcosa ormai. Almeno non mi hanno arrestato, miracolo". Successivamente fermato dai giornalisti, il ragazzino ha affermato che non c'è libertà di espressione e che "la destra non ha mai avuto una grande libertà di espressione".

Lucarelli contesta Salvini sulla mascherina, ma lei la indossa nel modo sbagliato

"Poi arriva lui che se ne strafotte di tutto, dei lutti ancora giovani e dei rischi che sono ancora e soprattutto lì, in ogni abbraccio imprudente e non necessario. [...] Irresponsabile e bifolco", scriveva questa mattina la giornalista, nel contestare l'assenza di mascherina in una foto condivisa da Matteo Salvini. La Lucarelli, presente sul posto, si è poi trovata a breve distanza da Matteo Salvini e lo ha incalzato proprio sull'utilizzo della mascherina, mentre lei continuava a tenerla abbassata sul naso.

Le parole di Selvaggia Lucarelli: "Condivido il suo gesto"

E mentre il video del figlio diventava virale, la Lucarelli ha spiegato il suo punto di vista all'Adnkronos. "Lui ha fatto quello che si sentiva di fare, non sapevo quello che avrebbe detto, ma lo condivido. Ho cresciuto un ragazzo libero e con il coraggio delle proprie scelte", ha dichiarato. Pare che la giornalista, il suo fidanzato e il giovane fossero lì per caso, dato che il gazebo era stato posizionato nei pressi del bar dove di solito vanno a fare colazione. Autorizzato dalla madre, Leon Pappalardo ha voluto rivendicare la sua azione: "Rifarei quello che ho fatto, non sono pentito e non cerco visibilità.

Trovo ridicolo che mi abbiano identificato".

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