Coronavirus

Figliuolo accelera le consegne "Possibili 25 milioni di dosi"

Nell'ultima settimana 500mila fiale sopra il target. I dati di Israele: il booster fa crollare del 90% le morti

Figliuolo accelera le consegne "Possibili 25 milioni di dosi"

Sono in arrivo altri due milioni di dosi di Pfizer. E ieri il Consiglio dei ministri ha dato il via libera per il 2021 all'incremento di 1.850 milioni di euro del fondo per l'acquisto di vaccini e farmaci contro il Covid. Dunque non ci sarà nessun rallentamento della campagna vaccinale per carenza di fiale. Parola del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all'emergenza, che esclude il rischio di uno stop delle somministrazioni per mancanza di dosi. E gli esperti ribadiscono che per la terza dose Moderna presenta le stesse evidenze di efficacia di Pfizer. Dunque la scelta tra Moderna e Pfizer per la terza dose non ha ragioni scientifiche: i due vaccini mRna sono equivalenti.

La struttura commissariale calcola che la disponibilità garantita da queste ulteriori dosi permetterà di «vaccinare potenzialmente 25 milioni di persone». Dunque nessun rallentamento sarà giustificato dalla mancanza di scorte, avverte Figliuolo, si potrà invece «mantenere il ritmo elevato che le regioni e le province autonome stanno attualmente tenendo, anche in vista dell'inizio delle vaccinazioni in favore dei bambini, previste per il 16 dicembre». E in effetti il super green pass ha davvero impresso una decisa accelerazione alla campagna. Nel periodo che va dal 1° all'8 dicembre sono state effettuate oltre 3,5 milioni di somministrazioni a livello nazionale, quasi mezzo milione in più quindi rispetto a quelli che erano stati indicati da Figliuolo come target minimi. In alcune giornate sono stati superate le 500mila somministrazioni al giorno.E così due giorni fa è stata superata la soglia simbolica di 100 milioni di dosi. «Un risultato straordinario», dice il generale che ha ringraziato «medici, farmacisti, infermieri e operatori sociosanitari e 47,5 milioni di italiani che hanno aderito alla campagna». La Fondazione Gimbe conferma che nella prima settimana di dicembre i target definiti dalla struttura commissariale sono stati superati tutti i giorni tranne il 5 dicembre. Sono esattamente 480.162 le dosi somministrate in più rispetto alle 2.750.000 previste.

E ogni giorno gli studi sulla protezione offerta dal vaccino si aggiornano e confermano quanto sia importante la copertura. Si guarda soprattutto a quei paesi che sono più avanti rispetto alla terza dose per capire sia il livello di protezione del booster sia la sua durata. Un laboratorio interessante dal quale trarre dati indicativi è Israele. Qui è già stato evidenziato che gli over 50 che hanno ricevuto una terza dose di vaccino Pfizer hanno il 90% di possibilità in meno di morire di Covid, rispetto a chi ne ha ricevute solo due. Sono i risultati di una ricerca israeliana appena pubblicata dal New England Journal of Medicine. La ricerca ha coinvolto 843.208 persone: 758.118, ovvero il 90%, hanno ricevuto la terza dose. Mentre nel gruppo protetto dal booster sono stati registrate 65 vittime da Covid nel gruppo di chi aveva ricevuto solo due dosi almeno cinque mesi prima vi sono stati 137 decessi, ovvero 2,98 su 100mila.

Anche l'ultimo report dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica, Altems, conferma quanto sia importante fare la terza dose: il contagio è dieci volte più frequente tra i non vaccinati rispetto ai vaccinati con tre dosi. Il virus secondo Altems viaggia «a 4 velocità». In un mese la terza dose avrebbe evitato quasi 30 mila contagi tra i vaccinati da oltre 5 mesi. Tra i non vaccinati il tasso di incidenza è pari a 237,95 nuovi casi ogni 100mila abitanti.

Dal 29 ottobre al 28 novembre nel raffronto il tasso di infezione per i vaccinati con terza dose è pari a 25,03 ogni 100mila abitanti a settimana; per la popolazione vaccinata entro 5 mesi è pari a 61,06; nella popolazione vaccinata oltre 5 mesi schizza a 90,04.

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