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"Finalmente accolti i nostri numeri, lo Stato aiuti famiglie e imprenditori"

La capogruppo alla Camera: "Le nostre proposte economiche all'inizio non erano state neppure prese in considerazione"

"Finalmente accolti i nostri numeri, lo Stato aiuti famiglie e imprenditori"

Uno sforamento di 25 miliardi. «È un successo dell'Italia, una boccata d'ossigeno per le famiglie e le imprese messe alle corde dal coronavirus, ma mi lasci dire che è anche una vittoria di Forza Italia e del centrodestra».

La Camera ha appena votato, in un clima surreale fra paure e assenze, e Mariastella Gemini, capogruppo azzurro a Montecitorio, può dirsi soddisfatta: «È dal 1º febbraio che chiedevamo un intervento shock».

Volevate una manovra da 30 miliardi.

«Pari all'avanzo primario».

Ci siete andati vicini. Una sorpresa?

«All'inizio il governo aveva disposto uno scostamento di bilancio da 3,6 miliardi, poi siamo arrivati a 7,4 e quindi a 10. Ora invece abbiamo votato uno sforamento di 20 miliardi che in realtà ne vale 25 e libera risorse per le famiglie e le imprese già in ginocchio».

L'Europa ha capito?

«Sicuramente l'Europa ha compreso il dramma che si sta vivendo in Lombardia e in tutto il Nord e ha concesso nei fatti uno sforamento inimmaginabile anche solo qualche giorno fa. Hanno accolto di fatto i nostri numeri, numeri che Gualtieri non aveva nemmeno preso in considerazione quando li avevamo proposti».

In concreto?

«Questo è il primo passo, ma io vedo almeno tre capitoli fondamentali».

Il primo?

«Ammortizzatori sociali per tutti, perché la crisi non fa distinzioni: i dipendenti delle piccole e medie imprese, gli stagionali, le partite Iva, i collaboratori degli studi professionali. Chi non lavora deve prendere lo stipendio e lo Stato deve farsi carico di questa emergenza».

Le imprese?

«Dobbiamo caricare il Fondo di garanzia, così le banche potranno immettere liquidità in un sistema prosciugato, dare liquidità alle imprese, tamponare i debiti che rischiamo di strozzare chi è a terra».

Poi ci sono gli affitti, i mutui, i leasing.

«Anche qui ci vuole un intervento capillare, massiccio, netto, ancora di più mentre chiudono gli uffici e la Lombardia tira giù la saracinesca. Lo Stato deve sostituirsi alla famiglia o all'imprenditore che non ha in cassa un centesimo e magari il mutuo o il canone da saldare».

Siamo ad una svolta sul tabù degli aiuti di Stato?

«Vedremo, ma certo la filosofia di fondo per una volta è giusta: si raccoglie il grido di dolore che arriva dal cuore pulsante del Paese. Poi servirà un piano di investimenti adeguati per far ripartire la macchina inceppata e dovremo immaginare una campagna per il rilancio del made in Italy».

Intanto il contagio continua a crescere.

«Siamo in guerra, dicono gli amici medici e infermieri che stanno svolgendo un lavoro straordinario, con turni massacranti, e con numeri da brivido: solo nelle ultime 24 ore 149 morti in Lombardia. Credo che chi è in prima linea debba essere ricompensato con incentivi adeguati all'immane sforzo compiuto».

Il centrodestra ha deciso di collaborare con il premier?

«Noi facciamo la nostra parte ma vorremmo un governo più reattivo e rapido nel decidere davanti alla tragedia in corso. L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato la pandemia. Cosa aspetta Conte, re Tentenna, a blindare il Paese?».

Conte annuncia l'arrivo di un commissario: è quello che chiedevate?

«Sì, la nostra voce è stata ascoltata. Confidiamo sia una personalità energica e capace, sul modello vincente del sindaco Bucci a Genova dopo il crollo del ponte Morandi.

Se il governo proseguirà nel recepire i suggerimenti dell'opposizione, come ha fatto sul versante finanziario, l'Italia uscirà da questa crisi più forte di prima».

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