Danneggiamento aggravato, devastazione, saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Con l'aggravante del terrorismo. Dodici persone arrestate dopo gli scontri di sabato alla manifestazione in piazza del Popolo indetta da «Liberi Cittadini». Liberi, finora, di scagliarsi contro poliziotti, giornalisti e tentare l'assalto a Palazzo Chigi. Sei di questi sono stati arrestati durante la notte, altri sei durante le cariche. Nomi eccellenti della destra romana, e non solo, a cominciare da Roberto Fiore, 63 anni, ex latitante ed ex europarlamentare, fondatore di Terza Posizione, Forza Nuova e International Third Position, Giuliano Castellino, 45 anni, sorvegliato speciale, leader romano di Fn, Luigi Aronica, 65 anni, ex Nar, i Nuclei Armati Rivoluzionari di Giusva Fioravanti, nonché del gruppo ultrà legato al fu Fabrizio Piscitelli, Diabolik, Fabio Corradetti, 20 anni, figlio della compagna di Castellino, anche lui di «fede» romanista, Biagio Passaro, il ristoratore leader del movimento «IoApro», Pamela Testa, 39 anni, promotrice della manifestazione. L'indagine è seguita dal pool antiterrorismo della Procura di Roma. Ma all'appello mancherebbero ancora altri personaggi chiave, ideatori e responsabili dell'assalto alla sede Cigl, del tentativo di sfondamento del cordone davanti Palazzo Chigi, del tentativo di rovesciare il blindato in piazza del Popolo.
Gli investigatori sono al lavoro per dare un nome ai manifestanti più violenti analizzando centinaia di video registrati dalle telecamere di sicurezza, come le dirette apparse sui social. Non solo. La polizia scientifica avrebbe rilevato decine di impronte all'interno della sede sindacale di Corso Italia, elementi da comparare con la banca dati della questura e con lo schedario della Digos. Sono 38 gli agenti feriti nel corso della guerriglia urbana, fra questi un dirigente della questura e un agente della scientifica che hanno riportato varie fratture. Almeno 600 i manifestanti, dei 10mila in piazza da tutt'Italia, controllati. Questa mattina ci sarà la convalida degli arresti. E i leader di Forza Nuova assicurano: «Continueremo a lottare. I nostri ragazzi sono stati portati in carcere - commentano Stefano Sciavulli e Pino Meloni - Del resto hanno carcerato 76 milioni di italiani per un anno, figuriamoci se non arrestano chi scende in piazza, Siamo vicini ai nostri e a chiunque sia stato fermato dalla repressione dello Stato e non ci fermiamo».
Chi sono i leader di Forza Nuova, registi degli scontri fin dalle manifestazioni di luglio? Roberto Fiore, fondatore prima di Terza Posizione, condannato nell'85 a 9 anni per banda armata, fugge dall'Italia i primi anni 80. Trova rifugio a Londra attraverso organizzazioni religiose. Coperto dalle autorità inglesi, che negano la sua estradizione, Fiore fonda assieme a un altro latitante, Massimo Morsello, la «Meeting Point», che gestisce i biglietti per gli Europei di calcio. In realtà, come conferma la commissione d'inchiesta europea nel 91, Fiore è un agente del MI6, il servizio segreto di Sua Maestà. Rientrerà in Italia nel '99, a reati prescritti. Forza Nuova viene fondata due anni prima. Castellino, è il numero due di Fn: autore dello slogan «giornalista terrorista», capo della tifoseria romanista, viene fermato su uno scooter senza patente, mentre passa con il semaforo rosso. Con lui un etto di cocaina e 30 bombe carta. Alla direttissima, secondo il giudice la droga è per uso personale e lo proscioglie. Condannato per il pestaggio di due giornalisti de L'Espresso durante una commemorazione di Acca Larenzia, è accusato di aver truffato il Ssn per un milione e 300mila euro con false fatture sui pazienti celiaci.
Il nome di Luigi Aronica, «er Pantera», ex Nar, spunta nelle intercettazioni a un'ora del delitto Piscitelli fra Gabriele D'Anna e Claudio Ciaburro, uomo ombra di Castellino. Legato all'omicidio dello studente Walter Rossi, ha scontato 18 anni di galera per terrorismo.
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