Fiumicino - Un racconto zeppo di contraddizioni. Quanto basta per tenerlo sotto torchio 24 ore. Sarebbe lui, il personal trainer di Maria Tanina Momilia, la 39enne uccisa e gettata in un canale di Fiumicino, il principale indiziato di omicidio e occultamento di cadavere. L'alibi di Andrea De Filippis, 56 anni, cintura nera terzo dan, ispettore di polizia in pensione all'aeroporto di Fiumicino nonché addestratore di arti marziali e difesa personale, farebbe acqua da tutte le parti. «Canestrino», il soprannome del maestro di karate, è anche l'ultima persona ad aver visto Maria Tanina viva. La donna, sposata e madre di due ragazzi, frequentava da tempo De Filippis. Probabilmente fra i due c'era qualcosa più di un'amicizia. Sicuramente si vedevano anche fuori dagli orari della palestra.
Come domenica mattina, quando Maria esce di casa con una scusa e si avvia verso via Martinengo 46, sede della Asd, l'associazione sportiva dilettantistica, dove «Canestrino» insegna. La struttura, però, è chiusa. L'ex poliziotto è l'unico a possedere le chiavi, oltre al proprietario. Tra le 7,30 e le 8,30 i due avrebbero avuto l'ennesimo incontro, almeno stando alla ricostruzione dei carabinieri del Comando provinciale Roma e della Procura di Civitavecchia. Poi sarebbe dovuta andare a pranzo da amici, la 39enne di origine belga, mentre il marito, Daniele Scarpati, era al lavoro, cameriere in un ristorante. Alle 13 l'uomo si allarma: «Il telefono squillava a vuoto» racconterà. L'uomo, disperato, lancia prima un appello su Facebook, poi si precipita dai carabinieri. Passeranno alcune ore, fino alle 10 di lunedì quando un operaio del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano scopre il corpo senza vita. Prona, semisommersa dall'acqua (sabato ha diluviato tutto il giorno), dalla prima perizia del medico legale sulla testa il segno di un colpo sferrato con violenza. Sul resto del corpo contusioni varie. Scartata l'ipotesi del suicidio, i carabinieri puntano sulle conoscenze della vittima. La fidanzata gelosa di De Filippis? Difficile. L'alibi del marito è inattaccabile, quello del maestro di karate no. Un'ipotesi: Maria Tanina potrebbe esser stato uccisa con un oggetto contundente, un martello, una mazza di legno, poi nascosta fino a sera quando l'assassino l'avrebbe lasciata in via Castagnevizza, vicino ma non troppo sia alla palestra sia alla sua abitazione all'Isola Sacra. Quattro chilometri e mezzo, con il percorso più breve e nascosto, in cui l'assassino avrebbe trasportato il corpo nel bagagliaio della sua auto.
Sotto sequestro, intanto, la stessa palestra dove gli esperti del Ris sono alla ricerca di riscontri e segni dell'omicidio: tracce di sangue, capelli, abiti della donna. In attesa dell'esame autoptico, eseguito all'istituto di medicina legale del policlinico Gemelli, è stata sequestrata anche l'automobile di «Canestrino».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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