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Folla in strada e locali pieni E l'Italia ritrova i suoi turisti

Tutto esaurito a Venezia, arrivi anche in Liguria, Puglia e Romagna. A Roma chiuse le strade della movida

Folla in strada e locali pieni  E l'Italia ritrova i suoi turisti

Secondo fine settimana con l'Italia in giallo e stavolta con il dio del meteo benigno (almeno in parte del Paese). E vince, anzi stravince, la voglia di ritrovarsi, di spostarsi, di girare le città, di andare al mare o in scampagnata. Una voglia irrefrenabile di muoversi che da un lato fa sorridere gli operatori del turismo e della ristorazione, che respirano una boccata d'aria e hanno un anticipazione di quanto accadrà quando la primavera arriverà davvero, quando il coprifuoco sarà ridotto o sbianchettato, quando i ristoranti potranno accogliere i clienti anche nei tavoli all'interno. E dall'altro fa temere politici e virologi che tra una decina di giorni il calo dei contagi che il bollettino registra ormai da diverse settimane possa interrompersi in una fase in cui la campagna vaccinale ha sì preso un passo spedito ma non ha ancora coperto una parte consistente della popolazione. Soprattutto quella sotto i 60 anni, che è poi quella che viaggia, beve, mangia, ha voglia di divertirsi.

Insomma, c'è da sorridere e c'è da preoccuparsi a vedere scene come quelle verificatesi in tutta Italia. A vedere a Milano i tifosi dell'Inter festeggiare lo scudetto conquistato una settimana fa davanti alla Curva Nord del Meazza, dove 3mila fan erano stati autorizzati ad assembrarsi per salutare in presenza i propri beniamini che arrivavano allo stadio per incontrare la Sampdoria. A vedere a pochi chilometri di distanza la solita folla di aperitivisti contendersi uno strapuntino nei tavolini dei bar del Navigli o di Moscova o di Isola. A intasare le strade per il mare al Nord come al Sud.

A Roma anque questo fine settimana la questura ha dovuto contingentare l'accesso alle strade della movida, a Trastevere, a Testaccio, a Monti. In tanti si sono ritrovati anche nei principali parchi della città. Nella zona del Tridente, il salotto di Roma compreso tra via di Ripetta, via del Babuino e via del Corso, la polizia locale ha effettuato diversi interventi per sciogliere assembramenti. Pattuglie fisse e in movimento hanno cercato di dissuadere con alterni risultati i pasdaràn dello «struscio». La Fontena di Trevi è tornata a riempirsi di monetine lanciate da turisti e dai romani contenti di rivedere il monumento immortalato da Fellini.

Presa d'assalto anche Venezia, la città d'arte che si era più svuotata e immalinconita nei mesi del lockdown. I parcheggi di piazzale Roma hanno esposto il cartello sold out già dalla mattina e poco dopo lo stesso è accaduto al Tronchetto, dove i veicoli erano stati deviati. La Polizia locale ha intimato lo stop dei veicoli e li ha indirizzati alle aree di sosta in terraferma, a Mestre e Marghera. Il Ponte della Libertà, quello che unisce il centro di Venezia al suo entroterra, è stato bloccato dal traffico e le linee del servizio di trasporto pubblico hanno accumulato ritardi in entrambe le direzioni. Le calli e i ponti sono stati presi d'assalto come non accadeva da mesi, le zone più pittoresce della città come piazza San Marco e il Ponte di Rialto sono state le più visitate anche se non ci sono stati affollamenti come prima del Covid. Rispetto al solito, pochi stranieri e molti veneti dell'entroterra ansiosi di riappropriarsi della città simbolo dell'intera regione. Da venerdì è in vigore l'ordinanza anti-movida del Comune, che fissa limiti di accesso in alcune zone della città, e la possibilità di chiusura o limitazione di queste aree da parte della Polizia locale.

Segnali di vita anche negli altri territori a vocazione turistica come Firenze (dove ha scatenato polemiche l'evento organizzato venerdì sera in piazza Santa Croce, con centinaia di persona a ballare musica dance quasi tutte senza mascherina), la Liguria, la Romagna, la Sicilia, la Puglia.

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