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Fondi Pir e stop tasse: parte l'offensiva di Fi

Gli azzurri presentano il ddl sui piani individuali del risparmio per le imprese

Fondi Pir e stop tasse: parte l'offensiva di Fi

Il verdetto umbro dimostra che il ristagno dell'economia viene punito dagli elettori. La neogovernatrice Tesei ha detto che si riparte subito con infrastrutture e investimenti. E in fondo la ricetta del centrodestra ha come punto di forza proprio il rilancio dell'economia. Ecco perché Forza Italia torna a proporre la riduzione delle tasse (con il tetto del 30% da inserire in Costituzione), la difesa del risparmio degli italiani, e il rilancio della piccola e media impresa. Ha, infatti, iniziato ieri il suo iter parlamentare in Commissione Finanze una proposta di legge a firma di Sestino Giacomoni e appoggiata da tutto il gruppo azzurro di Palazzo Madama per «incoraggiare fiscalmente quegli strumenti che trasformano i risparmi in risorse da investire nelle piccole e medie imprese». Il riferimento è ai Pir lo strumento finanziario entrato nelle di Stabilità nel 2017 (quindi sotto il governo Gentiloni), ma snaturato dal seguente gabinetto gialloverde. I piani individuali di risparmio sono uno strumento ideato principalmente per aiutare le aziende italiane con il risparmio delle persone fisiche. Funzionano come un fondo tradizionale solo che una quota dei soldi investiti deve andare ad aziende italiane. Il vantaggio per chi manteneva l'investimento almeno per un lustro era di non dover pagare tasse sulle plusvalenze. Questo strumento, poi snaturato dal primo governo Conte, torna d'attualità grazie a Forza Italia che intende riproporlo com'era all'inizio. «Ora con i tassi bassi e le tasse alte - prosegue Giacomoni -, stiamo assistendo all'impoverimento del ceto medio, anche perché i risparmi non danno alcun rendimento. A breve tenere i liquidi sul conto corrente rappresenteranno un costo per il risparmiatore che su quei soldi ha già pagato le tasse. Per questo noi di Forza Italia proponiamo di intervenire subito usando la leva fiscale e dando ai risparmiatori una motivazione vera per continuare a risparmiare e investire». Solo usando la leva fiscale per indirizzare gli investimenti in strumenti come i Pir si può sperare di iniettare liquidità dal mondo del risparmio a quello delle Pmi. Che in fondo è quanto dice lo stesso presidente dell'Abi. «Le più recenti modifiche ai Pir - ha spiegato Antonio Patuelli - devono essere ripensate, perché ne hanno frenato la vita e lo sviluppo. Ed è fondamentale per l'economia dare respiro a questa iniziativa di risparmio e sviluppo al tempo stesso».

Dopo il «no tax day», Forza Italia resta sul tema di una fisco più giusto e più equo. E oltre al tetto da mettere in Costituzione contesta, per voce della capogruppo a Montecitorio Mariastella Gelmini, l'introduzione nel dl sul Fisco della plastic tax, nata per favorire un virtuoso utilizzo della plastica, che ora rischia di pesare troppo sulle tasche degli italiani: «Questa misura non ha alcuna finalità ambientale, ma l'intento di fare cassa a carico di consumatori». L'allarme è anche sui posti di lavoro di un settore da noi importante.

A sottolinearlo è la parlamentare azzurra Claudia Porchietto: «Così si compromette un intero compoarto».

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