Forza Italia in agitazione Berlusconi fa da paciere

Il rapporto con la Lega divide Toti e Carfagna E l'ex premier smentisce un "caso Ronzulli"

Forza Italia in agitazione Berlusconi fa da paciere

Le scorie della sconfitta in Trentino Alto Adige sono ancora da smaltire. E il risultato, tutt'altro che soddisfacente, finisce per infuocare il dibattito e la contrapposizione interna tra l'ala contraria a un avvicinamento alla Lega e quella da sempre favorevole a un contenitore unico da costruire con gli alleati.

È Giovanni Toti a lanciare il suo j'accuse. Come si fa «a dire che lo spread è il nostro migliore alleato dopo che l'abbiamo denunciato come un imbroglio?», si chiede il governatore della Liguria in un'intervista a la Stampa. «Serve un luogo vero di confronto, dove si scelgono i dirigenti. Non certo i congressini delle province. Pur di arginare Salvini vedo dirigenti che parlano come il Pd, sembriamo pensionati che guardano un cantiere dove c'è chi lavora. Oggi facciamo un'opposizione snob che ricorda quella del centrosinistra contro Berlusconi. Io dico di entrare nel merito, ma con nostre proposte e senza arroganza».

La replica, altrettanto diretta e affilata, viene dettata da Mara Carfagna. «Il governatore della Liguria ha scelto di farsi notare per le critiche al nostro partito. Oggi la Lega al governo è in luna di miele con gli elettori, ha spazi di azione e di visibilità che noi non possiamo avere. Avremmo potuto metterci in scia e approfittare della bolla di consenso, ma avremmo tradito noi stessi e le nostre idee. Non vogliamo che gli elettori di centrodestra, quando i sussidi saranno finiti, i posti di lavoro diminuiti e i risparmi erosi, vengano a cercarci per chiederci conto di queste politiche sbagliate». E anche Mariastella Gelmini, ospite di Otto e Mezzo, risponde con durezza. «Toti forse si dimentica che è lì grazie a Berlusconi. Gli ho sentito dire che i dirigenti di Forza Italia sono codardi. Ma per me codardo è chi scappa nel momento di difficoltà. Io sono qui a combattere».

Per Forza Italia la giornata è segnata anche da un articolo apparso sul Fatto Quotidiano nel quale Licia Ronzulli viene descritta come messa in un angolo proprio da Silvio Berlusconi. Una ricostruzione smentita dalla diretta interessata che posta sui social una sua foto insieme a Berlusconi con un commento: «Non è la prima volta che mi attaccano. Ne ho passate di peggio. Ci vuole ben altro per rompere un rapporto professionale di stima e di affetto». Da lì a poco è lo stesso Cavaliere a intervenire. «Senza alcuna sorpresa continuo a leggere retroscena che riguardano diversi miei collaboratori. Oggi tocca, per l'ennesima volta, alla senatrice Licia Ronzulli essere al centro delle attenzioni del Fatto. Non intendo entrare nel merito dei contenuti, tanto sono dissociati dalla realtà.

È giunto il momento però di dire una parola chiara e, spero, definitiva: io ho piena fiducia dei miei collaboratori e sono sicuro che svolgono il lavoro con lealtà e competenza. Non c'è altro da aggiungere: se ne facciano, tutti, una ragione».

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