Coronavirus

Forza Italia insiste: "Anno fiscale bianco per le imprese e aiuti immediati"

Azzurri insoddisfatti dal decreto. Berlusconi: "Subito i soldi ai ristoratori o non riapriranno più". Lega-Fdi: troppe categorie dimenticate dal governo

Forza Italia insiste: "Anno fiscale bianco per le imprese e aiuti immediati"

La cura economica al coronavirus deve essere tempestiva esattamente come quella sanitaria. Perché, dice Silvio Berlusconi, si «muore» anche di fame. Ecco perché il leader di Forza Italia invoca la massima urgenza e tempestività nell'erogazione di quelli che il governo ha chiamato «ristori» e che sono poco più di due miliardi di euro (nel nuovo dl varato la scorsa notte). «L'indennizzo - scrive sui social Berlusconi - deve essere immediato e deve essere indirizzato a tutti coloro che hanno dovuto chiudere l'attività o che hanno perso il lavoro».

Quello che da giorni lamentano i rappresentanti delle opposizioni è il metodo scelto dal governo per contrastare le conseguenze del nuovo drammatico lockdown. Manca di efficacia e di profondità. Ne coglie un esempio il leghista Diego Binelli. «Il governo lascia indietro circa centomila imprese del settore della ristorazione che svolgono l'attività senza somministrazione - spiega il deputato -: si tratta di pizzerie al taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie. Una parte di artigianato della ristorazione inspiegabilmente escluso dalle misure di sostegno al sistema produttivo italiano previste da Patuanelli e compagnia e che, quindi, non riceverà i contributi nonostante abbia subito vistosi cali di fatturato dall'inizio della pandemia». Così come esclusi risultano, secondo il suo collega di partito, il senatore Gian Marco Centinaio, tour operator e agenzie turistiche.

«Continuavano a chiamarli ristori il possibile titolo del nuovo decreto che il governo ha elaborato nella notte - commenta Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d'Italia - per elargire da buon samaritano qualche soldo a chi è disperato. Il decreto prevede anche miseri cinque milioni per finanziare i Caf per aiutare i beneficiari delle varie agevolazioni, ma vorrei sapere tutti quei miliardi già spesi da questi incapaci per potenziare i centri dell'impiego, realizzare le sedi per i navigator, che fine hanno fatto? Perché non si potenziano i servizi sociali dei comuni soprattutto quelli piccoli e quelli montani? I Caf non ci sono in tutti i comuni italiani. Appena il Covid ce lo consentirà dobbiamo con la massima urgenza liberare l'Italia da questi incapaci».

Sul tasto della tempestività spinge anche il suo collega di partito Francesco Lollobrigida. «Dopo tanti ritardi, ora è necessario dare agli imprenditori la certezza dell'erogazione dei fondi in tempi rapidissimi». «Ma soprattutto - aggiunge il capogruppo alla Camera di Fdi avanzando una proposta progettuale - una prospettiva che permetta di investire sul futuro con una fiscalità di vantaggio». Argomento, questo, da tempo punto di forza della politica di Forza Italia. Serve un «anno bianco» continua a ripetere l'azzurro Giorgio Mulè. «In tempi di guerra non ci vuole la prudenza ma il coraggio, quello che purtroppo manca al premier Conte e al suo governo - lamenta il portavoce dei parlamentari azzurri - Le prospettive per Natale sono funeste dal punto di vista economico e dal punto di vista emotivo e sociale: niente cene, niente regali, niente acquisti di generi alimentari, imprese e negozi chiusi.

Forza Italia per questo si è mossa chiedendo al governo un anno bianco per le imprese colpite dal lockdown ma la direzione intrapresa da Conte sembra essere opposta: non solo nessun ripensamento sugli acconti 2021 ma tasse confermate per consentire quei pochi ristori che appaiono molto come briciole, poco come veri risarcimenti».

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