Friuli, Fedriga vede Meloni. "Ricomporremo la rottura"

Accordo tra i partiti per far rientrare la crisi della giunta. Il ministro Foti: "Serve una legge quadro nazionale"

Friuli, Fedriga vede Meloni. "Ricomporremo la rottura"
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Un vertice di maggioranza a inizio settimana, nuova giunta e una legge nazionale sul terzo mandato: il faccia a faccia tra il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, spegne le fiammate sul centrodestra che arrivano dal Nord est.

La crisi politica che si è aperta in Friuli, con sette assessori che hanno rimesso le deleghe nelle mani del presidente, si avvia all'epilogo con un nuovo patto tra gli alleati. Intesa che scaccia anche le tensioni a livello nazionale e apre la strada a una norma per il terzo mandato. «Avere una legge nazionale sia per le Regioni ordinarie che per quelle a statuto speciale è la strada maestra», annuncia il ministro per gli Affari europei e le Politiche di coesione, Tommaso Foti spiegando che «non a caso è stato chiesto alla Corte costituzionale se possano essere direttamente le Regioni e le Province autonome a poter decidere o occorra una legge nazionale».

Il colloquio tra Meloni e Fedriga dura circa un'ora. Quanto basta per mettere a terra un accordo di massima: «Io e la premier Meloni vogliamo ricomporre la frattura» dice all'uscita da Palazzo Chigi il governatore del Friuli. Che poi annuncia i prossimi passi: «Adesso è la volontà di rilanciare l'azione dell'amministrazione regionale, penso molto apprezzata dai cittadini in questi anni, in cui si è vista una crescita importante della regione. Adesso convocherò, penso, nelle prossime ore, una riunione in maggioranza per addivenire una soluzione che possa andare in questa direzione». «Io voglio soprattutto risolvere i problemi, non alimentare polemiche e quindi non voglio che ci sia dell'altro», si affretta a precisare lo stesso Fedriga.

Sul sfondo della crisi in Friuli anche la partita per la successione. Nel 2028 il governatore leghista conclude il secondo mandato. Sull'opzione del terzo mandato non c'è stata fino ad oggi unità nella maggioranza. Forza Italia e Fratelli d'Italia sono per lo stop. La Lega invece è contraria.

Una spaccatura diventata palese lunedì scorso al Consiglio dei ministri quando il governo ha deciso di impugnare la legge per il terzo mandato varata dalla Provincia autonoma di Trento. La Lega ha votato contro la decisione del governo di attivare l'azione legale davanti alla Corte Costituzionale. Dopo lo strappo, però nel centrodestra si è aperta la discussione sulla necessità di predisporre un intervento legislativo.

Il ministro Francesco Lollobrigida si è detto disponibile ad aprire la riflessione. Disponibilità confermata dalle parole di Foti. Forza Italia resta sul no. Che il tema possa essere affrontato con un provvedimento legislativo lo conferma lo stesso Fedriga uscendo dall'incontro con Meloni: «Per quanto riguarda le Regioni ordinarie mi sembra evidente che serva una legge nazionale. Io sono sempre favorevole a quando decidono i cittadini. La limitazione dei mandati è data dalla volontà popolare per quanto mi riguarda».

Sul tavolo del bilaterale Fedriga-Meloni anche questioni pratiche come la sanità: l'annuncio di un decreto sblocca

liste d'attesa. «Abbiamo trovato l'accordo sul decreto lista d'attesa e quindi penso che abbiamo fatto dei passi avanti importanti», ricorda il governatore Fedriga che ora incontrerà il ministro della Salute OrazioSchillaci.

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