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Il futuro americano in mano agli over 70

Il futuro americano in mano agli over 70

Non è ben chiaro come sia successo, ma è successo: l'America, il Paese più potente del mondo, è diventata una gerontocrazia. Lo spettacolo offerto dalle primarie democratiche sembra lo spot delle Pantere Grigie, con vecchi signori che arrancano verso il palco accompagnati da mogli o figlie che sembrano badanti oppure è il caso dell'unica candidata donna Elizabeth Warren che si agitano esageratamente dando la netta sensazione di cercare di far dimenticare che hanno passato la settantina. Il problema è che, con l'unica eccezione di questa signora, si parla in realtà di quasi ottuagenari. Bernie Sanders, che nel 2016 con i suoi 74 anni sembrava già fuori tempo massimo, insegue baldanzosamente la nomination a 78 anni suonati, incurante dell'infartaccio che pochi mesi fa sembrava averlo messo alle corde e del fatto che se diventasse presidente concluderebbe (forse) il suo primo mandato a quasi 83 anni d'età: nei suoi comizi è osannato da folle di giovani entusiasti, e gli sembrerà probabilmente di sognare, visto che il suo programma socialista è davvero roba da XIX secolo. Joe Biden, resuscitato dal Super Tuesday a 77 anni nel ruolo di vero sfidante di Sanders, offre in pubblico lo spettacolo più imbarazzante: si muove rigidamente, sorride a scatti come se ogni volta si ricordasse all'ultimo momento che gli hanno suggerito di farlo, ha sostituito il suo storico patrimonio di gaffes con sequenze di vuoti di memoria e addirittura è riuscito a confondere sua moglie con sua figlia in pubblico: dà la penosa impressione di trovarsi in una fase iniziale di demenza senile. Poi c'è la nevrotica signora Warren di cui già si è detto, e ci sarebbe (ma già non c'è più, perché ha avuto l'intelligenza di ritirarsi) pure Mike Bloomberg che a 78 anni ha cercato di regalarsi la Casa Bianca a colpi di miliardi ma ha sbagliato tempi e, soprattutto, partito. Tutti questi vecchietti hanno una cosa in comune: rischiano di essere ridicolizzati nei duelli televisivi da quel giovanotto 74enne di Donald Trump, un tipo protervo che verso gli anziani veri mostra ben poco rispetto.

Quarant'anni fa, affrontando un suo avversario democratico, l'allora dinosauro settantenne Ronald Reagan disse con ironia di non volersi approfittare della sua più giovane età: Trump non avrà nemmeno questo problema.

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