Gabanelli addio, un altro big lascia la Rai

Lettera di dimissioni. La giornalista ha rifiutato l'offerta della direzione

Gabanelli addio, un altro big lascia la Rai

Roma - «Ho comunicato oggi all'azienda le mie dimissioni poiché le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili». Con questa dichiarazione la creatrice di Report, Milena Gabanelli, ha annunciato le dimissioni da vicedirettore di Rainews, testata nella quale era stata inquadrata in attesa di dare corso al progetto web Rai24.it, che avrebbe dovuto inglobare la rete all news, il sito Internet e il televideo per creare una megastruttura crossmediale in grado di fornire notizie 24 ore al giorno integrandole su tutte le piattaforme.

Questo progetto è naufragato perché prima l'ex responsabile dell'offerta informativa, Carlo Verdelli, che l'ex dg Antonio Campo dall'Orto sono stati sfiduciati dal consiglio di amministrazione avanzando la proposta di rinnovare il piano editoriale. Al successore di Campo dall'Orto, Mario Orfeo, è toccata la «grana Gabanelli» in quanto, smontata l'architrave nonché motivo giustificante dell'assunzione (Report è prodotto esternamente; ndr), bisognava cercarle una collocazione adeguata. «La condirezione di Rainews non ne modifica il limite poiché non attrae le forze dei 1.600 giornalisti Rai indispensabili per farlo decollare», ha spiegato aggiungendo di aver proposto ad Orfeo «una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri». Rifiutata anche la proposta di ritornare a Report considerata «un'esperienza conclusa».

Insomma, Gabanelli abbandona sdegnosamente dopo essersi autosospesa a metà settembre. Bisogna, però, partire dall'inizio. Come detto, la nota giornalista aveva il compito di realizzare un piano editoriale traballante. Ma quando è stata ingaggiata? La determinazione del direttore generale Campo dall'Orto con cui si procede all'assunzione, su proposta di Verdelli, è del 3 gennaio scorso, ossia lo stesso giorno in cui Verdelli rassegnò le dimissioni dopo la bocciatura del suo progetto. La lettera di assunzione, secondo quanto si apprende, fu firmata il 24 gennaio, ossia il giorno prima dell'entrata in vigore della normativa varata dall'Anac di Raffaele Cantone che obbliga la Rai a effettuare il job posting (ricognizione delle professionalità interne) prima di assumere un esterno qual era Gabanelli. L'inquadramento come vicedirettore di Rainews, inoltre, fu un espediente per evitare il passaggio in cda.

Tempistiche sospette che si giustificano solo «politicamente». Caduto il governo Renzi e attiratisi gli strali del leader Pd per la gestione di Viale Mazzini, Campo dall'Orto per restare in sella aveva puntato su una figura molto amata dai grillini. Non a caso ieri M5S ha protestato indicando il divorzio come un «fallimento della gestione Orfeo». In realtà, è un fallimento di Campo dall'Orto, visto che i pentastellati non l'hanno appoggiato accompagnando pure lui all'uscita nello scorso giugno. Orfeo si è comunque dichiarato «dispiaciuto e stupito» della scelta. Dispiaciuto per ovvi motivi professionali.

Stupito perché Gabanelli aveva chiesto di realizzare comunque la megastruttura informativa (proibita dal contratto di servizio) e perché la collocazione scelta per la striscia era dopo il Tg1 delle 20 col palinsesto già avviato.

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