Gabrielli ora boccia le divise di Salvini: la gente non è idiota

Il capo della polizia critico con l'abbigliamento dell'ex ministro

Gabrielli ora boccia le divise di Salvini: la gente non è idiota

L'abitudine dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini di vestire magliette delle forze dell'ordine? «Lui veramente le utilizzava come una modalità per farsi sentire come parte. Ho sempre detto, ma un ministro dell'Interno ha bisogno di una t-shirt per riaffermare questa sua funzione? Perché così facendo si rischia di immaginare che i cittadini siano una banda di idioti, che hanno bisogno di una t-shirt, di un vessillo per riaffermare una cosa di questo genere. Se mi sono sentito offeso? No».

Il capo della Polizia Franco Gabrielli risponde così da Napoli ai cronisti che gli chiedono un giudizio sui discussi look del predecessore di Luciana Lamorgese. Eppure qualche mese fa, a febbraio, quando scoppiarono le polemiche su t-shirt e felpe delle forze dell'ordine sfoggiate dall'allora titolare del Viminale, aveva definito quello del ministro «un gesto di attenzione, come un voler sentirsi parte dell'istituzione. Qualcuno ha sostenuto che il ministro, vestendo la divisa, trasmetta il fatto che lui è in qualche modo consostanziale alla polizia di Stato. Beh, in uno stato democratico il ministro dell'Interno è l'unica autorità di pubblica sicurezza». Ieri Gabrielli ha voluto precisare che non si tratta di un cambio di opinione: «Non ho mai vissuto come una situazione negativa il fatto indossasse polo o giacche della Polizia, bensì come un segno di vicinanza. Non mi sono mai sentito offeso. E, contrariamente a chi ha sostenuto che si trattava di una forma di intimidazione, ho sempre sostenuto che il ministro dell'Interno non ha certo bisogno di indossare una maglietta per affermare il suo status».

Anche quando ad agosto era scoppiato il caso del figlio di Salvini su una moto d'acqua della polizia Gabrielli aveva ridimensionato la vicenda: «Onestamente mi sembra un po' amplificata, vi potrei portare decine di immagini di nostri mezzi che vengono utilizzati anche da ragazzini».

Le questioni urgenti oggi sono altre per il capo della Polizia, e arriveranno sul tavolo di Luciana Lamorgese con la quale ha detto «sarà semplice parlare perché è un collega», in quanto ex prefetto.

C'è però da sbloccare subito il contratto dei poliziotti, avverte Gabrielli: «Il tema è importante non per arricchire le strutture ma per consentire a noi di fare il lavoro in nome dei cittadini. La gente ci deve vedere in strada, soprattutto quando ha bisogno di sentirci vicini e questo deve essere remunerato».

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