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Da un garage al mondo Ora mister Amazon è il più ricco di sempre

Nel '94 Jeff Bezos ideò una libreria on line Oggi il suo patrimonio sfonda i 150 miliardi

Da un garage al mondo Ora mister Amazon è il più ricco di sempre

Manuela Gatti

C'è una lista non indifferente di persone che con ogni probabilità stanno trascorrendo i propri giorni pentendosi di non aver seguito il genio di Jeff Bezos. A partire dai 38 potenziali investitori (su 60 chiamati a raccolta) che nel 1994 non credettero al suo progetto di creare quella che inizialmente doveva essere solo una libreria online e che oggi è Amazon. Per proseguire con il padre biologico, Ted Jorgensen, che divorziò dalla madre di Bezos, Jacklyn Gise, quando il figlio aveva 17 mesi e che di lui non ebbe più alcuna notizia fino a quando il giornalista Brad Stone, che stava scrivendo la biografia dell'imprenditore, non lo scovò nel 2013: gestiva un negozio di biciclette in Arizona e non aveva idea di essere padre di un miliardario. Jeffrey - Jeff - Preston Bezos (dal cognome del secondo marito della mamma) non si è curato di chi non gli dava fiducia ed è andato avanti da solo. Oggi, dopo essere stato eletto uomo più ricco del mondo e uomo più ricco dell'epoca contemporanea, è stato consacrato ufficialmente come l'uomo più ricco della storia moderna. Più di Bill Gates, il mostro sacro finora imbattuto. A dirlo è il Bloomberg Billionaires Index, secondo cui la fortuna di Bezos ha superato i 150 miliardi di dollari. Il massimo mai raggiunto dal 1982, quando Forbes pubblicò la sua prima classifica dei Paperoni.

Amazon, nato nel garage di casa Bezos, oggi è il negozio più diffuso al mondo: ci si può acquistare di tutto, dal cibo ai dischi, dagli abiti ai mobili, e, per citare una delle novità più recenti, offre anche film e serie tv on demand. Nel 2016 ha fatturato 136 miliardi di dollari e oggi ha un valore di mercato pari a 894, complici anche le 36 ore di saldi estivi cominciati ieri che stanno facendo impazzire server e clienti. Secondo gli analisti l'azienda di Seattle sta crescendo a un ritmo così forte da essere destinata a sorpassare Apple, Alphabet (Google) e Microsoft per diventare la prima azienda bilionaria, a 12 zeri. Ma negli anni il business di Bezos si è sfogato nelle direzioni più diverse. Nel 2000 ha fondato Blue Origin. Obiettivo? Far volare il cittadino medio nello spazio e, se possibile, intrattenerlo in hotel e parchi divertimento che orbitino intorno alla Terra. Segue, nel 2013, un'operazione che tanti avranno definito suicida: l'imprenditore compra per 250 milioni di dollari il Washington Post, il quotidiano statunitense dello scoop del Watergate, che nel 2016 torna in utile. Nel 2017 è la volta della Whole Foods Market, catena di supermercati che conta 460 punti vendita sparsi tra Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Infine - ma probabilmente la lista sarà presto da aggiornare - a giugno ha rilevato per circa un miliardo di dollari PillPack, farmacia americana online che ti spedisce le medicine a domicilio.

Per anni, però, Bezos e consorte (MacKenzie Tuttle, con cui è sposato dal 1993 e da cui ha avuto 4 figli), hanno accumulato senza spendere. Nel '99, quando già avevano messo da parte un gruzzoletto di 9 milioni di dollari, i due vivevano ancora nel monolocale di Seattle in cui si erano trasferiti anni prima per fondare Amazon. Solo quest'anno il miliardario ha fatto le sue prime laute donazioni: 33 milioni a una borsa di studio per i figli degli immigrati senza documenti e 2,5 per una campagna a sostegno dei matrimoni omosessuali. Pochi gesti, ma politicamente significativi: Donald Trump non gli piace.

E ha detto che potrebbe riservargli un posto sul razzo che già l'anno prossimo vuole mandare in orbita.

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