
L'ormai celeberrimo scontrino del parcheggio di Vigevano usato a suo tempo come alibi da Andrea Sempio? "Quandanche fosse un alibi, è un mero indizio e non una prova. Quindi che valore probatorio vogliamo dare a tutto questo bailamme? Nella migliore delle ipotesi, dal punto di vista dell'accusa, pochissimo". Reagisce così l'avvocato Liborio Cataliotti, fresco di nomina, alla notizia di un nuovo superteste che sarebbe spuntato solo ora, dopo 18 anni, a dire che il tagliando presentato dall'oggi indagato per l'omicidio di Chiara Poggi "non è suo né dei suoi familiari".
Continua il legale: "Ho letto sui giornali, ma il mio modus operandi e quello della collega Angela Taccia è di commentare gli atti. Non voglio mettere in dubbio quanto scritto, ma per noi quel verbale non esiste ancora, non ne abbiamo disponibilità. Serve una gigantesca prudenza: l'esperienza mi insegna che talvolta trasudano notizie che dovrebbero essere riservate, che sia una scelta per misurare le reazioni e reazioni da parte mia e dell'avvocato Taccia non ce ne saranno".
Anche lo stesso Sempio parla dello scontrino, intervistato ieri sera da Chi l'ha visto?. "Sì, certo", risponde il 37enne amico del fratello della vittima alla domanda se la ricevuta l'abbia presa lui la mattina del delitto. E aggiunge di non avere dubbi. Ancora: "Sarebbe stata una cosa migliore, se avesse destato sospetti all'epoca", in modo che le "autorità si mettessero a ricercare nelle telecamere della piazza di Vigevano se effettivamente c'era una ripresa di me quella mattina. Forse sarebbe stato meglio per me se avesse destato più interesse in quel momento. A parte che lo scontrino me lo hanno chiesto un anno dopo e di video non ce ne erano più".
Intanto sempre Cataliotti ha annunciato la nomina di una nuova consulente tecnica della difesa da affiancare all'ex poliziotto della Scientifica Armando Palmegiani. Si tratta di Marina Baldi, genetista romana specialista in genetica medica e da anni esperta di scienze forensi e di analisi del Dna da tracce biologiche in ambito penale. La biologa in passato ha pubblicamente dichiarato che il profilo genetico trovato sulle unghie della ragazza uccisa è utile al confronto e quindi alla attribuibilità (o meno) a Sempio. Al contrario di quello che fin qui è stato sostenuto dalla difesa.
Anche su questo aspetto l'avvocato del 37enne ha spiegato: "Il quesito (dell'incidente probatorio sulle tracce genetiche, ndr) è molto composito e articolato, sarebbe semplicistico dire che è stata trovata la prova regina o che non è emerso nulla. Aspettiamo la perizia che sarà depositata il 18 dicembre o qualche giorno prima e che difficilmente darà responsi definitivi. Non è nostra consuetudine anticipare nulla".