Soffiano venti di una guerra silenziosa nel centrodestra tra Lega e Fratelli d'Italia. Sembra finita la luna di miele tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il leader della Lega cala nei sondaggi e, preoccupato dall'ascesa dei meloniani in caso di elezioni anticipate, prova ad aprire una trattativa con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e gli ex alleati dei Cinque stelle per la nascita di un governo ponte. La mossa fa infuriare il leader di Fratelli d'Italia che dalle pagine del Corriere della Sera reagisce: «Mi interessa capire se davvero Salvini considera possibile in questa legislatura tornare con i Cinque Stelle o fare un governo con il Pd o se come me ha un unico orizzonte possibile: andare al voto con il centrodestra. Questa è l'unica cosa che importa e sulla quale conto che spazzeremo via gli equivoci», attacca Meloni. Qualche ora dopo arriva la risposta di Salvini: «Nessuno vuole andare al governo con Conte, col Pd o coi 5 Stelle. Semplicemente è nostro dovere aiutare il Paese in un momento di grande difficoltà, concretizzando possibilmente qualche proposta, con un'azione compatta di tutto il centrodestra», precisa dal programma L'Aria di domenica su La7. ««In Parlamento - osserva ancora Salvini - ci sono molti stanchi delle promesse, delle chiacchiere e dei litigi dell'attuale governo, che potrebbero dare volentieri una mano a un governo di centrodestra fondato sulle libertà». Arriva la controreplica di Francesco Lollobrigida, capogruppo Fdi alla Camera: «Per Fratelli d'Italia non esistono alleanze né con il Partito Democratico né con il Movimento 5 Stelle. Restano solo le elezioni anticipate per restituire all'Italia un governo degno».
Una guerra tra colpi bassi e sgambetti. L'ultimo dispetto arriva dal fronte leghista: Salvini convoca la segreteria nazionale (oggi) nello stesso giorno in cui si svolge l'assemblea nazionale di Fratelli d'Italia. Anche se dai rispettivi entourage assicurano che i rapporti continuano ad essere ottimi e leali. Tant'è che oggi alle 12 il centrodestra presenterà nella sala Caduti di Nassirya in Senato gli emendamenti alla Manovra. Mentre sabato pomeriggio a Roma, in viale Europa, Meloni ha dato il via alla campagna, «Compra italiano, compra locale»: i gazebo di Fdi saranno presenti nelle vie dello shopping per tutte le festività del Natale. Chiunque acquisterà un prodotto fatto in Italia e comprato in un negozio di vicinato potrà andare nei gazebo dove sarà impacchettato con una originale carta regalo.
Al netto delle sviolinate in pubblico, la tensione resta alta. E soprattutto il nervosismo del leader della Lega cresce dopo il servizio pubblicato su The Economist. Il settimanale, tra i più autorevoli negli ambienti politici e mai tenero con la destra, colloca Giorgia Meloni tra i leader in ascesa: «Da fine febbraio Fdi - scrive - è salito costantemente nei sondaggi, da circa il 12 per cento a oltre il 16 per cento e ha superato il partito anti-establishment del M5s. La popolarità di Fdi è cresciuta in modo consequenziale al calo del sostegno alla Lega di Matteo Salvini». È il secondo endorsement europeo nel giro di pochi giorni: il sito Politico.
eu, una delle testate più qualificate sulla politica europea, ha identificato Meloni come la leader emergente del centrodestra italiano e l'unica ad aver potuto vantare un successo anche alle ultime elezioni regionali per aver conquistato uno storico bastione della sinistra come le Marche. Salvini teme che Giorgia Meloni, anche in virtù del suo ruolo in Europa, la prima italiana a ricoprire la carica di presidente dei Conservatori europei, possa soffiargli la leadership del centrodestra.
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