"Da gennaio in pensione a 67 anni...". Così Salvini gela la Fornero

Matteo Salvini rilancia Quota 41 e replica a Elsa Fornero sulla sua riforma pensionistica, i cui effetti si vedranno con forza dal 2023

"Da gennaio in pensione a 67 anni...". Così Salvini gela la Fornero

Rientro anticipato dalle vacanze per i programmi di informazione di Rete4. La campagna elettorale estiva e veloce di quest'anno detta i tempi anche della televisione, che si adatta e si adegua alle esigenze di informazione degli italiani. Il programma di Paolo Del Debbio ha riaperto i battenti ieri, 25 agosto, con alcune settimane di anticipo rispetto a quanto previsto e nella prima puntata della stagione ha ospitato Matteo Salvini.

Il leader della Lega ha esposto alcuni dei punti principali del suo programma elettorale, tra cui non è un mistero ci sia l'abolizione della Legge Fornero, contro la quale Salvini lotta da quando è stata introdotta. L'obiettivo della Lega è quello di riuscire a realizzare una nuova riforma con il nuovo esecutivo, che preveda la fine del tempo lavorativo per gli italiani basandosi su Quota 41, al di là dell'età anagrafica del lavoratore. In poche parole, la riforma ipotizzata da Matteo Salvini prevede che si possa andare in pensione con 41 anni di contributi maturati. Durante la discussione in studio sul tema della riforma delle pensioni, è stato mostrato un video-messaggio di Elsa Fornero, incentrato sulla sua riforma, nel quale l'ex ministro non ha esitato a sferrare un duro attacco proprio contro il leader della Lega.

"Si fermi, studi e rifletta", ha detto Elsa Fornero rivolgendosi a Matteo Salvini e alla sua proposta di riforma, che evidentemente non trova l'appoggio dell'ex ministro, che ha concluso: "Quota 41? Gli anziani lavorano di più". Inevitabile la replica del leader della Lega, che prima ha invitato Elsa Fornero a parlare agli italiani e non a lei e poi ha spiegato meglio la sua formula portando un esempio concreto: "Dovrebbe fare questa filastrocca a una donna che lavora in una Rsa da 40 anni e ha la schiena rotta, a un metalmeccanico che si alza alle 6 o a un agricoltore che da 40 anni sale su un trattore. Chi sceglie la signora e il Pd sappia che da gennaio si va in pensione a 67 anni dai 62 di oggi".

Quindi Salvini ha sostenuto Quota 41, sottolineando come "andare in pensione dopo aver versato 41 anni di contributi, dopo essersi alzati alle 6 della mattina per 41 anni non sia un privilegio ma sia un sacrosanto diritto acquisito".

In questo modo, spiega il leader della Lega, si viene a creare anche un ricambio generazionale importante nei luoghi di lavoro, che favorisce l'occupazione dei giovani e che Salvini ribadisce essere anche appoggiato dalle sigle sindacali: "Sai chi dice che questo è un progetto giusto? Non Salvini, lo dicono anche Cgil, Cisl e Uil, i sindacati. E la Cgil ha addirittura detto che quota 41 nel 2023 costerebbe poco più di un miliardo e trecento milioni di euro. E qui ricordo i 9 miliardi spesi per il reddito di cittadinanza".

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